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F1, Felipe Massa: ‘Torno a correre’

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F1, Felipe Massa: ‘Torno a correre’

LONDRA – "Correre è la mia vita e tornerò a farlo". Felipe Massa non ha dubbi sul suo futuro. "La cosa peggiore che mi è successa è di non essere in grado di correre", racconta il brasiliano della Ferrari in una lunga intervista al quotidiano britannico 'Guardian'. "Non poter guidare è terribile. Mia moglie me lo ha già chiesto almeno 10 volte: 'Sei sicuro di non avere dubbi o preoccupazioni?'. E io le ho sempre risposto: "No, perché questo è ciò che mi piace fare".

Dopo il drammatico incidente nel Gp di Ungheria e il lungo periodo trascorso nell'ospedale di Budapest, ieri Massa è tornato di nuovo sotto i ferri. Il pilota sudamericano è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per sistemare la scatola cranica, nel punto in cui si era verificato l'impatto con la molla nell'incidente dell'Hungaroring il 25 luglio scorso.

L'operazione, eseguita presso l'ospedale Albert Einstein di San Paolo, è durata più di quattro ore e ha avuto esito positivo. Dopo una breve degenza, Massa potrà fare ritorno a casa e una volta ristabilitosi pienamente potrà riprendere gradualmente la preparazione fisica.

"Se non tornassi al volante non sarei la stessa persona", prosegue Massa. "È la mia vita fin da quando ero bambino, perciò spero e mi aspetto che nulla cambierà dentro di me quando tornerò nella monoposto e inizierò di nuovo a spingermi al limite". Massa, scrive il 'Guardian', ha accolto positivamente la notizia dell'ingaggio di Giancarlo Fisichella, suo sostituto al volante della 'rossa' fino alla fine della stagione. "Ma sarà molto dura quando dovrò guardare la gara in Brasile. Quella era la gara in cui volevo tornare, ma è difficile dire se sarebbe stato possibile". A Interlagos, Massa vuole esserci: "Sara' difficile guardare quella gara, ma io sarò lì", assicura.

Il pilota del team di Maranello parla anche di sicurezza e manda un messaggio alla federazione internazionale: "Dobbiamo cercare di migliorare", osserva Massa. "Non sto dicendo che dobbiamo chiudere completamente le monoposto, ma forse ci sono altre cose che potremmo fare per evitare che una gomma ti colpisca in testa".

Il riferimento è non solo alla dinamica del suo incidente, ma anche a quello mortale subito da Henry Surtees a Brands Hatch. La morte del giovanissimo pilota, appena 18 anni, ha sconvolto Massa: "Mi ha molto turbato", racconta il 'driver' sudamericano, che sei giorni dopo la tragica scomparsa di Surtees ha rischiato anch'egli la vita a Budapest. Anche per questo vuole fare qualcosa: "Quando tornerò voglio discuterne con Charlie Whiting (delegato tecnico della Fia, ndr), con la Federazione e con i piloti, perché dobbiamo tutti lavorare insieme".

Quanto alla situazione nel Mondiale 2009, secondo Massa non è più così scontata la vittoria del britannico Jenson Button. Il pilota della BrawnGp ha dominato l'inizio della stagione, ma ora gli restano soli 16 punti di vantaggio sul compagno di squadra Rubens Barrichello.

"L'anno scorso arrivai in Brasile con 6 punti da recuperare ad Hamilton e ho quasi vinto il Mondiale", osserva Massa. "Rubens ha cinque gare per rimontare 16 punti. È una grande possibilità, ma dipenderà da Jenson: se continuerà ad andare così male farà il gioco di Barrichello". Massa fa il tifo per il suo connazionale: "Conosco Button ma non così bene. Io spero che vinca Rubens, ovviamente. Lui è brasiliano ed è un mio amico".