Home Sport F1, no Ferrari al budget fisso

F1, no Ferrari al budget fisso

0

LONDRA – ''Lo sport potrebbe sopravvivere senza la Ferrari''. Max Mosley, presidente della Federazione internazionale dell'automobile (Fia), ritiene che il Mondiale di Formula 1 potrebbe fare a meno della scuderia di Maranello. La Ferrari non condivide la linea adottata dal Consiglio mondiale della Fia. L'organo ha appena approvato l'introduzione, dal 2010, di un budget fisso di 40 milioni di sterline per le squadre che decidano di non seguire integralmente il regolamento tecnico. Secondo il Cavallino si rischia di creare un campionato con due categorie di monoposto, con danni alla credibilita' del circus.

L'eventuale addio della Ferrari, unica squadra ad aver partecipato a tutti i Mondiali dal 1950 ad oggi, non sarebbe un danno irreparabile per Mosley. ''Sarebbe molto triste perdere la Ferrari. E' la Nazionale italiana'', dice. Secondo lui, pero', ''lo sport potrebbe sopravvivere senza la Ferrari''.

''Se un team va dai suoi dirigenti e dice 'Voglio fare la guerra alla Fia perche' voglio poter spendere 100 milioni di sterline in piu' di quanto la Fia vuole farmi spendere', credo e spero che i dirigenti dicano 'Perche' non potete spendere 40 milioni di sterline se gli altri team possono farlo?'''.

L'introduzione del budget ''e' il piu' grande passo avanti da quando io sono nello sport'', dice Mosley al Financial Times. ''C'e' poco margine per negoziare. Ma il messaggio che ricevo dai vertici di due o tre case costruttrici e' 'se puoi fare in modo che l'assegno che firmiamo non superi i 25 milioni di sterline, puoi considerarlo praticamente come un accordo permamente'''.

''Il tetto al budget -aggiunge- e' qui per rimanere. C'e' spazio per discutere: potrebbe salire o scendere nel 2011. Se l'economia si riprende, diciamo nel 2014, potrebbe aumentare. Si puo' adattare il limite nell'interesse dello sport, ma si avra' una competizione equilibrata''. La crisi finanziaria mondiale, dice il presidente, non si e' ancora manifestata in tutta la sua gravita': ''Abbiamo perso la Honda, ma il vero colpo arrivera' quando bisognera' rinnovare gli attuali contratti di sponsorizzazione''.

Se il circus rischia il collasso, le responsabilita' sono anche della federazione: ''Bastavano modifiche marginali'' per crescere, ''noi abbiamo consentito che il progresso avvenisse con l'innovazione''. La Ferrari ritiene che sara' complicato vigilare sui conti dei team. ''I rischi, per chi bara, sarebbero enormi -dice Mosley-. Se avessimo il minimo sospetto, invieremmo gli ispettori a controllare''.

E dal proprio sito, la Ferrari ha espresso la propria posizione ufficiale: serve stabilita' regolamentare e la Formula Uno deve rimanere una competizione tecnologica e sportiva. ''In merito al futuro della Formula 1, la Ferrari ribadisce il suo forte impegno e senso di responsabilita' per mantenere intatti i valori di questo sport'', dice il team di Maranello. ''Unica squadra ad aver partecipato ininterrottamente a tutte le edizioni del campionato dal 1950 ad oggi, la Ferrari e' convinta che questa disciplina debba conservare le sue caratteristiche di ricerca avanzata e di competizione tecnologica e sportiva fra i suoi concorrenti'', aggiunge il Cavallino, che fa anche riferimento alla politica adottata dall'associazione dei team (Fota).

''Insieme a tutti team all'interno della Fota – prosegue la Ferrari – e' stata da tempo condivisa la necessita' di una sostanziale riduzione dei costi gia' da quest'anno, l'indispensabilita' di una stabilita' regolamentare e di un riequilibrio graduale fra costi e ricavi nell'arco dei prossimi due/tre anni. Tutto cio' al fine di permettere agli attuali protagonisti di restare in questa competizione e di favorire l'ingresso di nuove squadre''. ''Questa -conclude la nota- e' la posizione che la Ferrari ribadisce oggi nell'interesse della Formula 1, senza cercare facili polemiche che risultano inutili e dannose per tutti i protagonisti di questo sport''.

Oltre alla nota ufficiale della Ferrari, secondo il magazine 'Autosport' esiste uno scambio di lettere tra Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari, e Max Mosley, presidente della Fia. Dopo le decisioni assunte dal Consiglio Mondiale, Montezemolo ha scritto a Mosley per evidenziare ''le serie difficolta' tecniche'' legate al controllo di un budget fisso. Soprattutto, il presidente del Cavallino ha espresso ''dubbi'' sulla creazione di un Mondiale in cui si confrontino due categorie di monoposto. Si rischierebbe di assistere ad un campionato squilibrato e sleale. Tutto questo ''creerebbe confusione tra il pubblico e danneggerebbe gravemente il valore della Formula 1''.

Mosley, invece, ha scritto alle squadre ricordando le ''gravi difficolta''' che stanno affrontando ''l'industria automobilistica e la finanza, le due principali fonti di entrate per la Formula 1. Non possiamo stare seduti ad aspettare, abbiamo gia' perso un costruttore'', ha affermato il presidente della Fia, secondo cui la Ferrari ''non ha collaborato nelle ultime 6 settimane'' alla stesura delle nuove regole.

''Potremmo perdere un altro costruttore in qualsiasi momento'', ha aggiunto descrivendo un quadro drammatico. ''Sappiamo gia' che gli attuali livelli di spesa sono insostenibili per i team indipendenti. Se vogliamo evitare il pericolo di un collasso del campionato, dobbiamo favorire l'ingresso di nuove squadre. Dobbiamo ridurre i costi in maniera drastica''. La questione, secondo Mosley, va affrontata ''con urgenza: una squadra ha bisogno di sapere se potra' competere nel 2010. E' gia' una parteza in ritardo''.

Articlolo scritto da: Adnkronos