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Fallito attentato, allo studio raid Usa in Yemen

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WASHINGTON – Stati Uniti e Yemen starebbero esaminando una serie di obiettivi in vista di un possibile raid contro le postazioni degli estremisti nel Paese della penisola arabica, dove si sarebbe addestrato Umar Farouk Abdulmutallab, il giovane nigeriano che il giorno di Natale voleva far saltare in aria il volo Amsterdam-Detroit. Lo rivela la Cnn, citando fonti del Pentagono.
Secondo le fonti, è allo studio un intervento militare contro obiettivi che possano in qualche modo essere collegati a quanto successo la settimana scorsa. Tutto questo farebbe parte di un nuovo accordo segreto tra Washington e Sana'a in base al quale i due governi lavoreranno insieme, anche se verrà mantenuto il silenzio sul ruolo degli Stati Uniti nella fornitura di armi e informazioni di intelligence allo Yemen.
Ufficialmente, Washington non ha mai ammesso di aver condotto raid nel Paese di cui è originaria la famiglia di Osama bin Laden, ma è noto che le forze militari di Sana'a non sono in grado da sole di portare a termine operazioni come quelle compiute di recente contro i terroristi e i gruppi di militanti sciiti.
In base all'accordo stretto tra i due Paesi, caccia e droni degli Stati Uniti potranno sorvolare lo spazio aereo yemenita o lanciare missili cruise contro gli obiettivi individuati.
Dal canto suo, lo Yemen fa sapere che la lotta contro il terrorismo e contro al Qaeda resta una priorità e, in quest'ottica, ha deciso di rafforzare i controlli sulle principali intrastrutture del paese, tra cui quelle turistiche. Lo ha dichiarato il viceministro dell'Interno yemenita, il generale Saleh Husayn al-Zawaari, in occasione di un incontro con alcuni responsabili distrettuali della sicurezza e della polizia, come riferisce oggi il sito di notizie locale '26 September'.
Mentre dagli Stati Uniti è intervenuto nuovamente il presidente americano per stigmatizzare le carenze emerse nell'apparato di sicurezza. Obama ha parlato di ''un errore sistemico, del tutto inaccettabile''. Parlando dalle Hawai dove si trova per le vacanze di Natale, Obama ha detto che le informazioni su Umar Farouk avrebbero dovuto essere sufficienti ad evitare che salisse sul volo partito da Amsterdam. ''C'è stato un mix di errori umani e di sistema che ha contribuito a questa potenzialmente catastrofica breccia nella sicurezza. Dobbiamo imparare da questo episodio e individuare velocemente i difetti del nostro sistema: la nostra sicurezza è in gioco, le nostre vite sono gioco'', ha aggiunto il presidente Usa che ha anche ordinato delle indagini sull'episodio i cui primi risultati dovrebbero essere resi noti giovedì.
Il giovane nigeriano, 23 anni, era stato infatti segnalato alle autorità dagli stessi familiari per il suo estremismo religioso. Il padre, noto banchiere ed ex ministro del governo di Abuja, non solo avvertì l'ambasciata americana ad Abuja delle posizioni del figlio ma ne parlò anche con la Cia. Secondo quanto rivela la Cnn, ebbe un incontro in novembre con alcuni funzionari dell'agenzia di intelligence americana in Nigeria. Le informazioni, ha detto una fonte all'emittente di Atlanta, vennero passate al quartier generale della Cia a Langley, dove fu preparato un rapporto che però non venne fatto circolare fuori dall'agenzia. Se invece fosse stato condiviso, ha sottolineato la fonte, Abdulmutallab avrebbe potuto essere fermato.
Non solo. Il 'New York Times' cita fonti dell'amministrazione americana secondo cui gli Stati Uniti avevano ricevuto dallo Yemen informazioni di intelligence sui leader di al Qaeda nella penisola arabica che parlavano di "un nigeriano" pronto a condurre un attacco terroristico. Anche se da Sana'a non erano arrivate notizie più dettagliate, per esempio sull'identità del sospetto, le fonti sottolineano che si sarebbe potuto risalire al 23enne Abdulmutallab se solo si fossero messe insieme tutte le informazioni.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign