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Febbre suina, Messico, 152 i morti accertati

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Febbre suina, Messico, 152 i morti accertati

CITTA' DEL MESSICO – Il numero di sospette morti per febbre suina in Messico è salito a 152, ma sta calando il ritmo di diffusione dell'epidemia. Lo ha reso noto il ministro messicano della Sanità, Jose angel Cordova, aggiungendo che per la prima volta vi sono segnali che l'epidemia sia entrata nella fase di rallentamento.

Il numero dei morti è infatti calato, dai sei registrati sabato, ai cinque di domenica e i tre di lunedì. Di tutte le morti, al momento soltanto 26 sono stati confermati come vittime delle febbre suina. Per gli altri si è in attesa dei risultati degli esami. Per evitare il propagarsi del contagio tutte le scuole e università del Messico rimarranno chiuse sino al 6 maggio.

Aumentano intanto il numero dei casi registrati complessivamente negli Usa. Nelle ultime ore è salito a 64, come segnalato sul sito web dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) di Atlanta. Stando agli ultimi dati, lo stato di New York risulta il piu' colpito, con un totale di 45 casi accertati, contro i 28 di lunedi'. Segue, con tre nuovi casi, la California, per un totale di dieci ammalati, e il Texas, dove da due casi si e' passati a sei. Negli altri stati Usa colpiti dal virus H1N1, il Kansas (2 casi) e l'Ohio (1), mantengono al momento lo stesso numero di ammalati, segnalano infine i Cdc.

Per contrastare l'espandersi dell'epidemia, il presidente Barack Obama chiedera' al Congresso fondi aggiuntivi per 1,5 miliardi di dollari. Lo ha riferito il suo portavoce, Robert Gibbs, spiegando che il denaro verra' usato per "aumentare la capacita' della nazione di fermare la diffusione" del virus H1N1, e per sviluppare un vaccino. "Secondo noi e' una pianificazione prudente", ha quindi affermato Gibbs, escludendo che tale richiesta di fondi possa indicare una accresciuta preoccupazione della Casa Bianca nei confronti dell'epidemia. Nei cinque Stati americani colpiti dal virus saranno distribuiti 12 milioni di dosi di antivirali.

Nell'America centrale, le autorita' sanitarie del Costa Rica hanno confermato l'esistenza di un primo caso di febbre suina. Il ministro della Sanita', Maria Luisa Avila, ha spiegato che si tratta di una ragazza di 21 anni, residente nella grande area metropolitana della capitale.

Mentre due nuovi casi di febbre suina sono stati confermati dalle autorita' canadesi e diventano cosi' 8 in totale gli ammalati per il virus H1N1. I due nuovi casi sono stati accertati nella provincia di Alberta e vengono collegati a recenti viaggi in Messico, secondo quanto riferito da funzionari locali.

Intanto le autorità sanitarie sudcoreane stanno esaminando un caso sospetto di febbre suina. Si tratta di una donna sudcoreana di 51 anni che ha presentato sintomi d'influenza al ritorno dal Messico lo scorso fine settimana.

E Israele conferma il suo primo caso di febbre suina. A riferirne è stata la Radio israeliana, precisando che a risultare affetto dalla malattia è stato un ragazzo di 26 anni rientrato da poco dal Messico. Secondo fonti sanitarie, le condizioni del giovane colpito dal vuirus sarebbero buone e non desterebbero alcuna particolare preoccupazione.

Salgono invece a dieci i casi di febbre suina confermati in Nuova Zelanda con i test di laboratorio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. L'annuncio è stato dato dalle autorita' sanitarie neozelandesi: i test hanno permesso di confermare che il virus è stato introdotto nel paese da un gruppo di studenti rientrato da un viaggio di studi in Messico.

Più controlli alle frontiere in Giappone per fermare il possibile ingresso del virus. Ma anche prevenzione attiva da parte dei cittadini cui viene raccomandato di tenere lontana l'infezione facendo "gargarismi, utilizzando mascherine, lavandosi le mani spesso ed evitando luoghi affollati".

In Europa, il ministro della Salute spagnolo, Trinidad Jimenez, ha confermato oggi l'esistenza di un secondo caso di febbre suina nel Paese. Il caso è stato registrato nella regione di Valencia: il paziente, ha specificato il ministro, sta bene e potrebbe essere dimesso nelle prossime ore. Ieri era stato confermato il primo caso in Spagna, nella località di Almanda.

Jimenez ha spiegato che il giovane contagiato dal virus H1N1 fa parte dello stesso gruppo del ragazzo 23enne ricoverato in un ospedale di Almansa rientrato da poco da un viaggio in Messico. Intanto, mentre il ministro definisce "stabile e sotto controllo" la situazione, le autorità sanitarie spagnole continuano a indagare su 25 casi sospetti di febbre suina.

Due sposini appena rientrati dal viaggio di nozze in Messico, a Cancun, sono i primi casi accertati di febbre suina in Gran Bretagna. Le loro condizioni non sono preoccupanti, tanto che uno dei due potrebbe già essere dimessi in giornata. Su altre sette persone entrate in contatto con la coppia al suo rientro dalla luna di miele sono stati riscontrati lievi sintomi influenzali.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign