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Fiat, finisce la protesta a Bruxelles

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BRUXELLES – I lavoratori della Fiat hanno lasciato il quartier generale della casa automobilistica a Bruxelles, dove protestavano da questa mattina contro il piano di licenziamenti.

A quanto apprende l'ADNKRONOS, i circa 24 lavoratori hanno abbandonato la sede dopo aver ricevuto da parte di Eddy Carlier, l'avvocato che segue la vicenda, un'intimazione ad abbandonare l'edificio. Da questa mattina, lo stesso Carlier, era chiuso insieme all'amministratore delegato della Italian Automobile Center, Bart Burnal, in un ufficio al quarto piano dell'edificio per gestire la situazione.

Non era invece presente, come ipotizzato da diversi lavoratori, l'amministratore delegato di Fiat Belgio, Martin Rada. I lavoratori hanno lasciato il quartier generale pacificamente.

"Siamo entrati pacificamente nel quartier generle di Fiat-Belgio a Rue de Gene've. E adesso rimaniamo qui", aveva detto ad Aki-ADNKRONOS INTERNATIONAL Abel Gonzalez Ramos, segretario della Fdm-Brabante, uno dei sindacati che segue la protesta contro i tagli in un grande autosalone di BruxellesGonzalez Ramos, aggiungendo: "Stiamo aspettando l'amministratore delegato di Fiat-Belgio, perche' vogliamo parlare con lui".

La Fiat ''esclude per il futuro la possibilita' di tenere rapporti con organizzazioni sindacali che avallino simili forme di protesta''. E' quanto si legge in una nota in cui il Lingotto sottolinea che ''sono state violate le norme del vivere civile, impedendo lo svolgimento delle trattative sindacali. L'azienda non accettera' piu' questi comportamenti e si riserva di promuovere le eventuali azioni legali a tutela dei propri rappresentanti. Il rispetto delle regole del confronto al tavolo della trattativa – conclude la societa' – resta un importante elemento di garanzia dei corretti rapporti tra azienda, sindacato e dipendenti a cui Fiat non intende rinunciare''.

La replica sindacale rende noto che il comunicato della Fiat sui fatti che si sono svolti ieri a Bruxelles e' ''inaccettabile'' e ''scandaloso''. ''E' inaccettabile e scandaloso'', ha affermato il sindacalista Abel Gonzalez Ramos, sottolineando che ''casomai e' la Fiat a mettere in ostaggio i suoi lavoratori con la cassa integrazione''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki