Home Cultura e Eventi Cultura Fiera Antiquaria pronta a bissare il successo dello scorso maggio

Fiera Antiquaria pronta a bissare il successo dello scorso maggio

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Forte della edizione record dello scorso mese, che ha visto nei due giorni di Fiera quasi venticinquemila presenze, l'associazione Fiera Antiquaria guarda con grande fiducia anche l'edizione del 6 e 7 giugno che sigla il suo 41^ compleanno che festeggia con il suo cuore pulsante – piazza Grande – restituito all'antica bellezza con una nuova pavimentazione.

E, nonostante la coincidenza con il weekend elettorale, gli espositori hanno tutti confermato la loro presenza e, da alcune anticipazioni, sembra che l'edizione di giugno proporrà molti dipinti Ottocenteschi (soprattutto ritratti) e – complice la bella stagione – vari arredi per l'esterno, provenienti soprattutto dalla Provenza.

Continua l'iniziativa di solidarietà a favore del patrimonio artistico abruzzese, duramente colpito dal terremoto dello scorso 6 aprile, grazie all'acquisto del libro degli atti del convegno Per una visione dell'antiquariato in piazza (pp 224, edito da EDICIT), tenuto ad Arezzo lo scorso 28 giugno, i cui proventi saranno devoluti al Ministero per i Beni Culturali per il restauro del patrimonio artistico e culturale dell'Abruzzo.
Una pubblicazione, come dice il presidente Nicchi nella presentazione, con la quale "abbiamo sì voluto fare il punto sull'antiquariato in piazza, ma anche offrire una serie di riflessioni sul mondo dell'antiquariato indirizzate soprattutto alle nuove generazioni perchè sappiano coltivare la passione – vera, autentica – verso questo universo, così particolare e così affascinante, e perchè possano essere strumento di diffusione della cultura dell'antiquariato a salvaguardia della nostra identità culturale".

Sarà possibile acquistare il libro direttamente nella sede della Fiera (sotto le Logge Vasari) o grazie alle hostess che circoleranno tra i banchi degli espositori.
Il contributo minimo è fissato in € 20.

Continua la collaborazione con il Centro per l'arte contemporanea RiElaborando (via Oberdan, 30, Arezzo) che propone l amostrea di Francesco Inverni Tracce di umanità, a cua di Daniela Meli realizzata in collaborazione con il Centro di Studi Storici Artistico di Arezzo.

Francesco Inverni, nativo di Poggio a Caiano, ai suoi esordi fu incoraggiato dal compaesano Ardengo Soffici. Nel 2001 una sua grande antologica è stata allestita nella prestigiosa sede delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano.

In questa mostra, organizzata presso RiElaborando, la scelta dei pezzi operata ha privilegiato l'ultima stagione creativa dell'artista, andando a rappresentare un arco temporale che va dalla fine degli anni Settanta alla prematura morte dell'artista, avvenuta nel 1991. Del resto, sebbene il repertorio di Inverni abbia sempre ruotato intorno ai temi rurali e domestici, col tempo si è concentrato sulla realtà umile e dimessa del muro e sulle tracce di umanità in esso ravvisabili. Quindi, osservando muri scorticati, scalfiti, scarabocchiati, in cui chiodi e ganci sono stati fissati per appendere attrezzi, rami di fiori, ortaggi, vecchie insegne arrugginite, fili elettrici, o di ferro, corde ed altro ancora, l'artista ha trascritto i segni di un passaggio, di un vissuto, e raccontato i palpiti di una vita piena di semplici cose comuni.