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Formazione: oscar della qualità alla Confcommercio di Arezzo

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Formazione: oscar della qualità alla Confcommercio di Arezzo

Con 296 corsi promossi solo nel 2008 per un totale di 12.156 ore di lezione erogate e 3.925 allievi formati, l’Agenzia Formativa dell’associazione di categoria conquista per il quinto anno consecutivo la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 superando il severo esame della DNV, il più prestigioso ente certificatore mondiale. Il direttore dell’Agenzia Stefano Orlandi: “le risorse pubbliche per la formazione usate per pagare la cassa integrazione”. La richiesta agli enti locali “aprire subito un tavolo di confronto per individuare nuove risorse. Da questo dipende il futuro delle nostre imprese”

AREZZO – Tempo di esami anche per la Confcommercio di Arezzo, che per il quinto anno consecutivo ha ottenuto la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 per la sua Agenzia formativa, superando brillantemente le puntigliose verifiche della norvegese DNV, il più prestigioso ente certificatore mondiale. Che ha promosso a pieni voti l’associazione di categoria conferendole, oltre all’attestato, un nota di merito per la “spiccata vocazione alla formazione professionale radicata sulle esigenze del territorio”.

La certificazione di qualità, a cui si aggiunge la conferma dell’accreditamento da parte della Regione Toscana, riconosce ufficialmente l’elevato profilo raggiunto dall’Agenzia formativa targata Confcommercio, leader nel settore a livello nazionale. La conferma viene anche dai numeri: 296 corsi promossi solo nel 2008 (attivando i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo, della Camera di Commercio e di altri partner istituzionali), per un totale di 12.156 ore di lezione erogate e 3.925 allievi formati.

“Abbiamo più che raddoppiato la nostra attività passando dai 140 corsi del 2003 ai quasi trecento attuali” dice Stefano Orlandi, direttore dell’Agenzia Formativa di Confcommercio. “I nostri utenti sono imprenditori del terziario, dipendenti e collaboratori che devono aggiornare le proprie competenze, ma anche disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione, a cui offriamo la possibilità di costruirsi una professionalità spendibile sul mercato del lavoro. I corsi di qualifica, infatti, sono sempre realizzati in base alle esigenze delle imprese aretine che faticano a trovare manodopera specializzata”.

Adesso, però, si apre un futuro difficile per la formazione. “L’emergenza ‘crisi’ di questo periodo ha costretto Stato e Regioni ad usare le risorse destinate alla formazione per finanziare la cassa integrazione – spiega Orlandi, manager del settore da circa venti anni – c’è quindi bisogno di trovare altri fondi se vogliamo continuare a sostenere la crescita professionale delle imprese e dei lavoratori. Altrimenti si risolve un problema creandone un altro: quei soldi servono anche a realizzare corsi gratuiti per chi un lavoro non ce l’ha o l’ha perduto e deve riqualificarsi”.

“Agli enti locali, Camera di Commercio e Provincia in primis, chiediamo di aprire subito un tavolo di confronto per individuare nuove risorse per la formazione. Da questo dipende il futuro di imprese e lavoratori”.