Home Nazionale Gaza, Hamas accetta la tregua. Oltre mille i morti

Gaza, Hamas accetta la tregua. Oltre mille i morti

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GERUSALEMME – "Hamas ha accettato la proposta egiziana per il cessate il fuoco a Gaza". Lo ha annunciato una fonte egiziana citata dalla tv satellitare 'al-Arabiya', secondo cui "Hamas ha risposto positivamente al piano per il cessate il fuoco con l'obiettivo di porre fine al bagno di sangue palestinese". "L'accordo – ha aggiunto – è arrivato nel corso delle trattative condotte negli ultimi tre giorni. L'Egitto da parte sua proseguirà nello sforzo di mettere in collegamento le diverse parti per arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile". La notizia è stata confermata anche dall'agenzia di stampa di Hamas 'Ramattan', citando autorevoli fonti del movimento islamico. Dopo il via libera di Hamas si attende quello israeliano, dal momento che oggi la delegazione guidata da Amos Gilad era attesa al Cairo per discutere del piano egiziano.

Era giunto questa mattina un nuovo appello per il cessate il fuoco immediato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, sottolineando l'obbligo per gli Stati membri dell'Onu di attenersi a quanto prescritto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, tra cui la 1860, con cui l'esecutivo Onu la scorsa settimana ha chiesto la cessazione immediata delle ostilità e l'apertura della Striscia agli aiuti umanitari. Ban – impegnato in una missione in Medio Oriente – aveva rinnovato il suo appello alla fine delle ostilità dopo l'incontro con il presidente egiziano Hosny Mubarak al Cairo.

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha detto che partirà ''per Gaza tra domenica e lunedì. Il convoglio umanitario italiano parte domenica e va verso la zona e io l'accompagnerò personalmente".

Secondo l'ultimo bilancio, fornito da medici dell'ospedale al-Shifa di Gaza City e funzionari del Ministero della Salute di Hamas, i morti dell'offensiva israeliana su Gaza sono oltre mille. Il bilancio delle vittime è salito nel pomeriggio di oggi a 1010, ha dichiarato Mo'aweya Hassanein, capo dei servizi di emergenza del Ministero della Salute. Più di 4.600 persone sono rimaste ferite, ha aggiunto. Di questi, stando a quanto ha comunicato all'agenzia di stampa DPA Khamis el-Essi, medico al Shifa, quasi 400 versano "in gravissime condizioni". Circa il 50 per cento dei morti e dei feriti è composto da donne e bambini. La metà del restante 50 per cento da civili.

Responsabili stranieri delle agenzie internazionali di soccorso che operano nella zona hanno riferito ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL che l'esercito israeliano ha dato segnali che indicherebbero una possibile sospensione dell'offensiva.

Nella notte, intanto, l'aviazione israeliana ha colpito 60 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, raggiungendo così 160 raid aerei in 24 ore, mentre dal Libano sono stati lanciati missili Katyusha sul nord dello Stato ebraico. Un portavoce militare ha detto che fra gli obiettivi colpiti vi sono commissariati di polizia nella città di Gaza, siti di lancio di missili, nove depositi di armi e 35 tunnel per il contrabbando di armi dall'Egitto. Le forze aeree, ha aggiunto il portavoce alle prime ore di questa mattina, sono intervenute anche come supporto all'azione delle truppe di terra.

I missili Katyusha sul nord d'Israele sono caduti in zone aperte e non vi è notizia di danni o vittime. La popolazione è stata sollecitata a ripararsi nei rifugi. Secondo la televisione libanese, i razzi sono quattro e sono stati lanciati da un'area vicino alla città di Hasbaya. Almeno altri due missili erano stati sparati giovedì scorso dal Libano contro Israele, ferendo leggermente due persone. Il partito sciita Hezbollah aveva negato ogni responsabilità, attribuendo il lancio a gruppi palestinesi.