Londra – "Mamma, aiutami. Non voglio morire". Sono state queste le ultime parole di Gary Reinbach (nella foto con la madre), 22enne alcolista inglese cui era stato rifiutato il trapianto di fegato perché era ormai troppo malato per dimostrare di riuscire a restare sobrio per almeno sei mesi, come prevede la legge in GB. Il ragazzo è stato stroncato da una cirrosi epatica causata da un abuso di alcol cominciato a 13 anni. Nonostante le richieste della madre e dei medici che lo seguivano, al giovane era stato rifiutato il trapianto di fegato, unica opzione che avrebbe potuto salvarlo, perché in Gran Bretagna occorre dimostrare di non aver bevuto per almeno 6 mesi. E Gary era arrivato in ospedale troppo tardi e in condizioni troppo gravi per poterlo fare. La madre del ragazzo Madeline Hanshaw, dalle pagine del 'Daily Mail' chiede ora alle autorità sanitarie di cambiare le regole che disciplinano i trapianti, per evitare che un'altra mamma sia costretta a vivere quello che lei stessa ha dovuto subire.

Gary Reinbach, giovane inglese di Dagenham (Essex), aveva iniziato a bere quando i suoi coetanei erano ancora impegnati a giocare con macchine e soldatini. I medici che lo avevano in cura, al London's University College Hospital, avevano chiesto che per lui fosse fatta un'eccezione sulle stringenti regole che governano la donazione e il trapianto d'organi, sottolineando che gran parte dei danni al suo fegato erano arrivati negli anni dell'adolescenza, quando Gary non era in grado di capire quel che stava combinando al suo organismo .

Quando Gary aveva iniziato ad alzare il gomito, sua madre Madeline, un'assistente cuoca, lavorava a tempo pieno e non si accorse, complice le tante ore passate ai fornelli lontana da casa, di quel che stava accadendo a suo figlio. "E troppo facile per i giovani – accusa – acquistare alcolici ed entrare nel vortice della dipendenza. Oggi possono comprare una bottiglia intera di whisky ad appena 7 dollari".

Sono 8 mila gli inglesi in attesa di un trapianto. Di questi, 259 necessitano di un fegato nuovo. E Tony Calland, chairman della comitato d'etica della British Medical Association, sentito dalla Bbc sul caso Reinbach aveva ricordato che è un diritto dei chirurghi rifiutare un trapianto a quei pazienti alcolisti che non hanno dimostrato il desiderio di smettere coi drink e lasciarsi alle spalle la dipendenza.

Articlolo scritto da: Adnkronos