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Genova otto anni dopo: una sinistra diversa deve essere possibile

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Genova otto anni dopo: una sinistra diversa deve essere possibile

Dichiarazione dei consiglieri comunali Marco Paolucci e Marco Tulli:
"Otto anni fa il movimento altermondialista attraversava le strade di Genova contestando il G8 e portando avanti l’idea di un “altro mondo possibile”.
Proprio il 20 luglio sull’asfalto di Piazza Alimonda moriva Carlo Giuliani, ucciso dall’irresponsabilità di chi cercò di stroncare quel movimento con la più brutale repressione.
Oggi non possiamo non ricordare quei giorni, non solo per continuare a chiedere verità e giustizia per Genova ma anche e soprattutto perché in quelle strade iniziò a camminare con noi l’idea di una sinistra, di massa, nuova, radicale e unitaria.
Il movimento di allora aveva la grande peculiarità di riuscire a tenere insieme la massima idealità con la concretezza di proposte realizzabili qui e ora e contemporaneamente di coniugare unità e radicalità, diversità e comunanza di azione: abbiamo visto i missionari comboniani marciare insieme ai disobbedienti, Pax Christi coi marxisti, tutti impegnati per dei grandi obbiettivi, non utopici e messianici ma concreti ed esigibili.
Un movimento capace di grande lungimiranza, in grado di scovare i reali centri di potere e di prevedere la crisi del neoliberismo nella quale ora drammaticamente ci troviamo. Se allora ci fosse stato più coraggio da parte di certa sinistra forse oggi non saremmo a questo punto, con le sconfitte, i ritardi e le divisioni che hanno segnato gli ultimi anni.
Per questo ha senso oggi rievocare quelle giornate e quella fase, perché con quello spirito è necessario approcciare la costruzione di un soggetto della sinistra che sappia essere unitario senza voler cancellare le naturali differenze, che sappia essere di massa senza mai cadere nel settarismo, che sappia essere chiaro ma profondamente concreto e pragmatico nell’agire. Oggi serve un soggetto della sinistra che possa essere la casa di tutti coloro che credono nell’esigenza che esista la sinistra, in Italia e nel mondo.
Chiediamo più coraggio da parte di tutti anche nel rinunciare a parte delle proprie rendite di posizione, delle proprie nicchie di piccolo potere per lanciarsi assieme nel mare aperto di una grande e nuova sinistra di cui davvero c'è bisogno."