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Gli agricoltori manifestano unitariamente

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Gli agricoltori manifestano unitariamente

AREZZO – La crisi che da un anno ha investito l’economia mondiale continua a manifestare in pieno i suoi effetti, che risultano particolarmente gravi per l’agricoltura, tali da mettere a rischio la sopravvivenza di molte imprese. Le imprese agricole perdono competitività sui mercati e redditi, a causa della caduta libera dei prezzi e di un contestuale aumento dei costi di produzione che rende la gestione delle imprese insostenibile.
Alle difficoltà economiche si aggiungono i crescenti ostacoli che impediscono di sviluppare una valida attività imprenditoriale, sottomettendo sempre più le aziende agricole a nuovi balzelli, vincoli ed adempimenti burocratici asfissianti.

Tutti i principali settori produttivi sono in ginocchio:
• drammatica risulta la crisi della zootecnia;
• la perdita di redditività del settore cerealicolo induce gran parte dei produttori toscani a rinunciare alle prossime semine;
• si assiste ad un verticale crollo dei prezzi del vino e dell’olio;
• in grave crisi continua ad essere il settore floricolo;
• preoccupanti e crescenti difficoltà si registrano anche per il settore vivaistico
L’agricoltura sta vivendo la crisi più grave degli ultimi 20 anni !!
Il Presidente della Cia aretina Paolo Agostini chiama gli agricoltori aretini alla mobilitazione in vari appuntamenti. Gli agricoltori toscani si sono già dati appuntamento a Livorno lo scorso 6 novembre, al porto dove attraccano le navi cariche di cereali a basso costo, che mettono i produttori locali nelle condizioni di non poter più fronteggiare il mercato. L'11 sarà la volta di Firenze sit-in davanti al Consiglio regionale dove i consiglieri discuteranno dello stato di crisi dell'economia toscana. Il 16 le rappresentanze della Cia di tutto il centro Italia sarà a Perugia per una assemblea sui temi della impasse dell'Agricoltura nazionale. Il 25 novembre manifestazione unitaria delle province di Arezzo e Siena al cassello dell'A1 Valdichiana di Bettolle. Il 3 Dicembre altro appuntamento unitario ad Arezzo in centro con i prodotti dell'agricoltura aretina durante la quale una delegazioni di agricoltori e dei loro rappresentanti saranno ricevuti dal Prefetto, dal presidente della Provincia e da altre autorità locali.

Il Vicepresidente Giorgio Del Pace dichiara che “molteplici sono le ragioni della mobilitazione unitaria dell’agricoltura; di fronte alla gravità della situazione, è urgente che le Istituzioni a tutti i livelli intervengano, sia adottando misure straordinarie per evitare la chiusura di migliaia di imprese agricole, sia mettendo a punto una strategia di lungo respiro che ponga le condizioni per la competitività della nostra agricoltura”.
Da queste considerazioni nasce la necessità della mobilitazione unitaria nazionale e locale dell’agricoltura che in provincia di Arezzo vede insieme Cia, Confagricoltura, Legacoop-Agroalimentare e Fedagri-Confccooperative, finalizzata a far conoscere ai cittadini la gravità della crisi del settore, a chiedere che il governo intervenga finalmente con “soldi veri” per superare l’emergenza e con un’adeguata strategia di sviluppo per il futuro.

Intervenire per salvare l’agricoltura vuol dire non solo salvaguardare il reddito e l’occupazione di centinaia di migliaia di operatori. Vuol dire anche salvaguardare il patrimonio culturale, paesaggistico, ambientale che l’agricoltura rappresenta quale fattore non secondario di competitività del nostro “sistema paese”
La mobilitazione vuole essere anche un messaggio da parte degli imprenditori agricoli, sull’importanza dell’unità dell’agricoltura quale condizione di prioritaria importanza per la difesa e lo sviluppo del settore, superando vecchi e nuovi collateralismi, per rafforzare una rappresentanza agricola autonoma e possibilmente unitaria che sappia andare oltre i vecchi schemi appartenenti ormai al secolo passato.
L’agricoltura non deve essere lasciata sola!