Home Cronaca Gli operai ‘accerchiano’ i manager della Alstom

Gli operai ‘accerchiano’ i manager della Alstom

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ROMA – Operai in rivolta allo stabilimento di Colleferro della Alstom, a rischio chiusura, ma nessun manager sequestrato come annunciato in un primo momento.

''E' in corso una protesta degli operai del sito'' che occupa circa 146 lavoratori. ''Si tratta di una protesta legittima, civile. Non siamo sequestrati e non abbiamo subito intimidazioni. Abbiamo rassicurato i Carabinieri che sono venuti sul sito'', ha spiegato all'ADNKRONOS un portavoce di Alstom Riccardo Pierobon, presente nella fabbrica insieme al direttore francese delle risorse umane di Alstom Transport, Bruno Guillemet e a Francesca Cortella, direttore delle risorse umane di Alstom Italia.

''Siamo presenti a Colleferro -spiega Pierobon- per una riunione sindacale che parte domani e alla quale partecipano anche i sindacati europei di Alstom. Oggi il management ha avuto un incontro con le Rsu in cui è stato fatto il punto sulla situazione del sito''. Un sito che nel futuro prossimo potrebbe essere alle prese con una situazione problematica. ''Ad oggi – ha sottolineato Pierobon – non abbiamo contratti di manutenzione e il carico di lavoro si esaurirà fra nove mesi. Abbiamo iniziato una discussione sul futuro dello stabilimento che potrebbe essere problematico''. Al momento, aggiunge, ''non abbiamo parlato ancora di chiusura'' ma ''abbiamo iniziato a pensare a come risolvere la situazione nel caso in cui non arrivassero nuovi contratti di manutenzione''. Prima ''quel sito produceva treni ma ora deve fare solo manutenzione''. E fra nove mesi ''non ci saranno più contratti e cominciamo a pensare al futuro come eventualmente ad un trasferimento di operai in altri siti''. Al momento a Coleferro, ha rilevato, ''ci sono già 40 persone in cassa integrazione''.

Ad annunciare la protesta gli stessi sindacati. ''Abbiamo bloccato l'intero stabilimento, al momento la Alstom di Colleferro è occupata da 150 operai'', ha detto Massimo Tabolacci, delle Rsu della Femca Cisl. ''Nella riunione di questa mattina – ha spiegato il sindacalista – ci hanno annunciato che con ogni probabilità, qualora non cambino le condizioni relative alle commesse e agli ordini, la fabbrica chiuderà''. A quel punto ''gli operai sono saliti in direzione, limitando il campo di azione dei manager''.

Ma, ha precisato Artemio Fanella, Rsu per la Filcem Cgil, ''la nostra è stata una manifestazione tranquilla per costringerli a fare luce. Ci siamo semplicemente messi davanti alla porta''. "Se si fa un atto eclatante ti danno ascolto – ha aggiunto Fanella -. A comportarsi bene non si arriva da nessuna parte, per questo, abbiamo deciso di forzare un po' la mano''.

"I lavoratori stanno manifestando ma la situazione è calma'', ha rassicurato anche il sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti. E "non c'è nessun sequestro dei manager ".

"Ho potuto appurare tramite il ministro dell'Interno che per fortuna la libera circolazione dalla e per la fabbrica è garantita da una presenza di Carabinieri", ha dichiarato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. In ogni caso l'annunciato sequestro di tre manager della Alstom "non potrebbe essere accettato perché si tratterebbe di violenza sulle persone in un Paese che ha conosciuto il terrorismo". Si tratterebbe quindi di "un tentativo di drammatizzazione mediatica che non può essere assecondato perché costituirebbe un pericoloso precedente".

"E' un atto enfatizzato, una mossa non violenta, per captare l'attenzione. E se Sacconi parla di 'drammatizzazione mediatica' gli dico: tutto bello in teoria ma qui si rischia il posto di lavoro", ha replicato Luca Colonna, responsabile del settore ferroviario della Uilm.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign