Home Cronaca I fondali di Portofino diventano cantina

I fondali di Portofino diventano cantina

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PORTIFINO – In occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita, l'Area Marina Protetta di Portofino apre i suoi incontaminati fondali ad un esperimento enologico d'avanguardia: 6500 bottiglie di vino dell'azienda Bisson saranno immerse nelle acque cristalline di Portofino per riposare 18 mesi ed essere sottoposte ad un naturale processo di spumantizzazione con metodo champenoise, reso possibile dalle particolari condizioni microclimatiche dell'area marina.

Stamattina con la collaborazione dei comandanti Micheli e Vantaggiato delle Capitanerie di porto di Portofino e S. Margherita Ligure, in località Cala degli Inglesi, baia incontaminata tra Cala dell'Oro e il faro di Portofino, le 6500 bottiglie del vino ''Abissi – Riserva Marina di Portofino'', divise in 12 gabbioni da un metro cubo ciascuno, sono state poste ad una profondità di circa 60 metri per dare avvio al primo esperimento di ''spumantizzazione subaquea'' in Italia.

L'idea nasce da un'intuizione di Piero Lugano, titolare dell'azienda vinicola Bisson di Chiavari, che dal 1978 porta avanti la sua ''missione'' di valorizzare e riscoprire i vitigni autoctoni della riviera del Levante Ligure. Il ritrovamento nelle profondita' marine di anfore di eta' greco-romana contenenti vino ancora perfettamente intatto nelle sue proprieta' organolettiche, ha stimolato l'interesse di Piero Lugano, grande appassionato di archeologia. Una passione che si aggiunge a quella per il vino e per il mare, per la prima volta uniti in questo innovativo esperimento, il primo in Italia.

Articlolo scritto da: Adnkronos