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I prodotti abruzzesi ospiti d’onore al ‘Mercato Internazionale’

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I prodotti abruzzesi ospiti d’onore al ‘Mercato Internazionale’

AREZZO – Anche i prodotti tipici possono diventare alleati della speranza. Perché è proprio dalla riscoperta di sapori antichi, tramandati da generazioni, che passa la rinascita di una parte importante dell’economia abruzzese dopo la tragedia del terremoto.

È per questo motivo che alla prossima edizione, la quinta, del Mercato internazionale dei prodotti tipici, da venerdì 16 a domenica 18 ottobre, insieme ai circa duecento espositori da tutto il mondo arriveranno ad Arezzo anche alcuni operatori aquilani, con il meglio delle specialità agroalimentari della loro terra. Come lo zafferano di Navelli, più prezioso dell’oro (anche perché ogni anno se ne producono al massimo 80 chili), le mandorle dolci di Capestrano, il torrone dei fratelli Nurzia, i vini dell’antica cantina Pietrantonj, i salumi de Paolis di Paganica, i dolci Aveia e quelli caseari della Centrale del Latte. Fiori all’occhiello di aziende che il sisma dell’aprile scorso ha messo a rischio chiusura, e che invece hanno saputo ricominciare. Ci sarà anche il pane abruzzese, a base di farine locali e lievito madre, talmente leggero da essere stato alimento ufficiale degli atleti duranti i Mondiali di atletica.

A queste e ad altre eccellenze, Arezzo dedicherà quattro stand in via Margaritone, riconoscibili dal logo di “Prodotto a l’Aquila”, il consorzio dei produttori del territorio aquilano promosso dalla locale Confcommercio subito dopo il terremoto. Un consorzio nato per proteggere tradizioni storiche che stavano per essere inghiottite dalle macerie, come quella del “Mercato dei 99”, che da 750 anni occupava ogni giorno la piazza del Duomo. “Visto che il sisma ha reso inagibile la piazza del Duomo“ racconta il direttore della Confcommercio dell’Aquila Celso Cioni “abbiamo identificato nella piazza d’Armi l’altro spazio idoneo a raccogliere gli stand del mercato, salvandolo dalla chiusura definitiva. Poi, sempre per salvaguardare l’eredità del passato e dare nuovo impulso alla ripresa economica, nel dopo terremoto è nata l’idea di creare un consorzio che promuovesse i migliori prodotti della nostra terra. Gli stessi che porteremo ad Arezzo in occasione del Mercato internazionale”.

Nella tre giorni aretina dedicata alle migliori produzioni dal mondo sono attesi anche i vertici del consorzio “Prodotto a l’Aquila”. “Alle cariche di presidente e vicepresidente sono state elette due donne” sottolinea il direttore Cioni “tutte e due con meno di quaranta anni e tutte e due eredi di imprese che esistono addirittura da sette generazioni. Un segno di speranza per la nostra economia, che ha radici solide, ma anche una strategia per avvicinarsi ai prodotti della tradizione in un modo nuovo, più moderno”. Tra le alleanze strette dal consorzio in questi mesi, quella con la più importante catena distributiva spagnola, El Corte Inglés, che presto dedicherà una vetrina d’eccellenza ai prodotti aquilani nei suoi punti vendita di Spagna e Portogallo.

Nel frattempo, da venerdì 16 a domenica 18 ottobre la gastronomia abruzzese si godrà i riflettori del Mercato internazionale di Arezzo, la kermesse ideata da Confcommercio nel 2005 e realizzata da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Arezzo con la collaborazioni delle associazioni di categoria del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato.

IL LOGO DEL CONSORZIO “PRODOTTO A L’AQUILA”
Il logo del consorzio produttori aquilani si compone nella prima parte di tre colori:

1. il grigio, che ricorda le macerie e il fumo della distruzione;
2. il nero del lutto;
3. il rosso dell’apostrofo, che ricorda il sangue versato da tanti innocenti.

Infine, nella seconda metà del logo, campeggia un grande cuore rosso con la lettera A, simbolo dell’Aquila e dell’intero Abruzzo.

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