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Il Cardinal Angelo Comastri a Rondine

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“Ho ascoltato con commozione e trasporto i vostri racconti sul viaggio in Russia che diede avvio 20 anni fa alla Cittadella della Pace. Adesso vi dico: fate maturare e crescere quest’esperienza continuamente, avete sulla spalle una grande responsabilità verso le generazioni che verranno dopo di noi”. Così il cardinal Angelo Comastri, arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale di Benedetto XVI per la Città del Vaticano, in visita ieri 30 gennaio 2009 al borgo di Rondine Cittadella della Pace, si è rivolto agli studenti e ai tanti amici intervenuti per ricordare il primo viaggio che fu fatto venti anni fa dalla Comunità del Saro Cuore, in collaborazione con le Comunità di Saione e di Rondine, in Russia e Lituania su invito di Raissa Gorbaciova, moglie dell’allora presidente Michail Gorbaciov.
Fu portato in scena a Mosca, a Leningrado (oggi San Pietroburgo) e Kaunas, in Lituania, lo spettacolo “Francesco d’Assisi uomo di pace”: gli oltre 70 giovani attori, scenografi, tecnici ieri si sono riuniti a Rondine per ricordare quel viaggio e ascoltare un’intensa meditazione del card. Comastri su San Francesco e sul significato della Verna come eccezionale luogo di pace.
“Il coraggio è di chi cerca la pace; guerra e violenza appartengono ai vigliacchi” ha detto il card. Comastri. “San Francesco ha accettato di farsi carico di un impegno di pace in prima persona, non ha delegato, non si è risparmiato, ha testimoniato con la vita un’autentica ricerca e impegno verso la riconciliazione. È così che dobbiamo fare tutti noi”.
Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace, ha ricordato come la Verna sia anche il luogo dove prossimamente l’Associazione Rondine svolgerà una conferenza sul Caucaso, già esposta a Benedetto XVI nell’udienza del 24 settembre scorso e da lui incoraggiata. Dopo i drammatici fatti che hanno colpito il Caucaso lo scorso agosto, la Cittadella della Pace si è infatti messa in moto per poter dare un contributo di pace alla riflessione sul conflitto caucasico.

All’appuntamento di ieri venerdì 30 gennaio hanno partecipato tutti coloro che due decenni fa facevano parte delle Comunità del Sacro Cuore: molti vivono e lavorano ancora ad Arezzo, altri in Italia e nel mondo, qualcuno non c’è più ed è stato ricordato dall’affetto di tutti.
Tra i presenti, accolti anche dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, Domenico Giani, oggi alla guida della Direzione dei Servizi di sicurezza e della Protezione civile della Città del Vaticano, mons. Rodolfo Cetoloni, attuale vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Luciano Giovannetti, Vescovo di Fiesole, mons. Franco Agostinelli, Vescovo di Grosseto, don Dino Liberatori, padre Eugenio Barelli, allora guardiano del Santuario de La Verna, Giordano Remondi, monaco di Camaldoli.

La serata è proseguita con immagini, fotografie, diapositive, nel sereno clima di amici che si rincontrano dopo tanti anni e che si rendono conto di aver condiviso un gesto significativo che ha posto le premesse di una realtà che ha dato frutti abbondanti e altri intende darne.