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Il Consiglio della città dei bambini

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Il Consiglio della città dei bambini

AREZZO – Seduta particolare venerdì 20 novembre per il Consiglio della città dei bambini, nel ventesimo anniversario della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia: 42 i bambini e le bambine delle classi quarte e quinte delle scuole elementari, designati in rappresentanza dei plessi scolastici aretini.
Il primo a porgere il saluto ai piccoli è stato il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti che ha sottolineato “come sia oramai tradizione convocare il Consiglio della città dei bambini in occasione della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. In questi anni è stato possibile realizzare una città migliore anche grazie ai vostri suggerimenti acuti e circostanziati. L’ufficio di presidenza continuerà inoltre ad acquistare dall’Unicef le pigotte, le bambole che dona poi ai consiglieri comunali neo-papà. Un atto simbolico in direzione della solidarietà che mi auguro venga seguito anche dai cittadini”.

Il Sindaco Giuseppe Fanfani, nominato dal presidente provinciale Unicef difensore dei diritti dei bambini, ha detto che “spera di diventare presto nonno” e si è detto “felice di salutare qui, ora, il nuovo procuratore della Repubblica perché ha un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti dei bambini. Ho approfittato della sua presenza a palazzo per invitarlo a dire due parole. Da parte mia mi preme ricordare che 24.000 bambini nel mondo ogni giorno muoiono di fame e malattie. I bambini italiani vivono dunque in condizione di privilegio e di questa devono ringraziare genitori, insegnanti e tutta la società. Cercherò di costruire una città che risponda alle loro esigenze e bisogni: ecologicamente compatibile, con un ambiente pulito, piena di alberi”.

E Carlo Maria Scipio, nuovo procuratore della Repubblica di Arezzo, non si è sottratto all’invito del Sindaco: “sono sorpreso perché non potevo pensare a un ingresso migliore in città se non incontrando gli aretini di domani. Da oggi, voi potete contare, accanto al Sindaco, su un altro difensore. Auguro ai presenti le migliori fortune nella vita e ringrazio le strutture scolastiche per la crescita di consapevolezza che vi garantiscono. Mia moglie è insegnante e conosco di riflesso le problematiche dei bambini, diventate per me quotidiano argomento di colloquio. Accanto ai vostri sacrosanti diritti, per diventare cittadini a 360 gradi, non dimenticatevi comunque dei doveri nei confronti degli altri e della società”.

Il presidente provinciale del Comitato per l’Unicef Giovanni Poggini ha raccontato che qualcuno gli ha fatto notare “come la bandiera dell’Unicef oggi non sia esposta. Gli ho risposto che non ce n’è bisogno: Arezzo intera è una bandiera. Spero che abbiate colto la sincerità delle parole delle massime autorità cittadine: ognuno di voi è prezioso e irripetibile, un essere umano con i suoi inderogabili diritti”.
L’assessore alle politiche sociali, dell’educazione, della famiglia e sanità Francesca Tavanti ha ricordato come “il progetto della città dei bambini permetta di esprimere idee e progetti che gli amministratori tengono di gran conto. Ogni mese le scuole si riuniscono con motivazione e passione per portare avanti un lavoro impegnativo. E da questo nascono azioni amministrative fondamentali: le campagne per la diminuzione del traffico e dell’inquinamento, la guida della città pensata dai bambini per i bambini, la modifica al regolamento comunale che ha concesso la possibilità di giocare a palla nei nostri parchi, la riqualificazione di Saione, con una Piazza Zucchi rinnovata, e di aree cittadine oggi tornate fruibili grazie al vostro ruolo di piccole sentinelle. Attualmente abbiamo in cantiere altri progetti: in particolare quello che permetterà di andare a piedi a scuola, grazie a percorsi sicuri dove i bambini potranno girare in piena autonomia, senza adulti ad accompagnarli. Non si tratta di una piccola sperimentazione com’è stata in passato ma di un progetto di grande respiro e permanente per creare un cambiamento culturale e nelle abitudini”.

La coordinatrice del Consiglio della città dei bambini Alessandra Capizzi ha introdotto Niccolò, Matilde, Ilaria, Matteo, Cecilia, Bernardo, Chiara… che hanno chiesto la ripetizione nei prossimi anni della giornata del gioco, una maggiore attenzione ai bambini delle periferie che hanno esigenze diverse da quelli del centro, la possibilità di andare a scuola a piedi grazie a semafori che durino di più per i pedoni, il rispetto delle regole della sicurezza da parte degli automobilisti e magari zaini meno pesanti, un maggiore controllo della pulizia di strade e parchi, in particolare intensificare la raccolta di escrementi di animali e pulire i muri dalle scritte volgari.

Piena disponibilità a seguire questi consigli e a metterli pratica è stata espressa dal vice Sindaco Giuseppe Marconi e dagli assessori Roberto Banchetti e Franco Dringoli: “una città a misura di bambino è una città a misura di tutti, dove si respira meglio e si fa anche movimento fisico. Dopo la pedonalizzazione di Piazza Grande continueremo a muoverci in questa direzione con più spazio a marciapiedi e piste ciclabili. E non dimentichiamo il contributo dato dai bambini nel percorso partecipativo per Piazza Sant’Agostino mentre l’attenzione alle frazioni è parte integrante del nostro programma”. L’assessore Lucia De Robertis ha garantito ai piccoli “consiglieri” di lavorare “per una zona di libero gioco, come quella realizzata in via Arno, in ogni circoscrizione”, l’assessore Aurora Rossi ha ringraziato i bambini “per il contributo dato per Piazza Zucchi con i disegni dei giochi, il restyling delle panchine di cemento e altri interventi che abbiamo potuto compiere con pochissimo impegno economico. E chissà che in futuro questa non diventi la piazza del gioco”.

Dopo il dibattito, spazio al “numero zero” della trasmissione dei bambini consiglieri sulla radio-web del Comune di Arezzo – “ci sarà però una rubrica fissa all’interno della radio” ha sottolineato Lucia De Robertis – e chiusura con un saggio degli alunni del Liceo Classico Musicale.