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Il Filo dell’Arte: Alighiero Boetti, Arezzo, L’Afghanistan

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AREZZO – Per il ciclo di incontri culturali previsti in occasione di Mille Splendidi Aquiloni, manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale No Mad in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici, si informa della conferenza Il Filo dell’Arte: Alighiero Boetti, Arezzo, L’Afghanistan, che sarà tenuta dal dott. Michele Loffredo della Soprintendenza aretina, Martedì 15 dicembre, alle ore 18.00, nel sottochiesa della Basilica di San Francesco.
Nella conferenza, attraverso immagini e foto, sarà illustrata l’attività artistica e la vita di Alighiero Boetti, considerato tra i più significativi artisti italiani del secondo Novecento, ripercorrendo i rapporti con l’Afghanistan ed anche con il territorio aretino sottolineati dalla partecipazione al Premio Masaccio del ’68 a San Giovanni Valdarno.
Boetti (1940-1994) nasce a Torino, dove esordisce nell’ambito dell’Arte povera nel 1967. Dai primi anni Settanta vive tra Roma e Kabul, dove gestisce anche un albergo, e produce i suoi celebri arazzi alfabetici, opere in cui sono inserite, suddivise in griglie, frasi e motti inventati dall'artista, e le mappe, planisferi colorati come registro dei mutamenti politici del mondo, opere che fa realizzate su suoi disegni dalle donne afgane, esperte ricamatrici.