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Il Genoa vola, la Juve non sogna più

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GENOVA – Il Genoa continua a sognare, la Juve non può più farlo. I rossoblu vincono 3-2 il pirotecnico posticipo della 31esima giornata e con 57 punti conservano il quarto posto solitario, che vale la qualificazione al preliminare di Champions League.

I bianconeri, invece, rimangono fermi a quota 63: l'Inter capolista è lontana ormai 10 lunghezze, parlare di scudetto non ha più alcun senso. Claudio Ranieri farebbe meglio a guardarsi le spalle: il Milan è indietro di soli 2 punti e lo stesso Genoa, che è in condizioni smagliante, non è lontanissimo.

Gli uomini di Gian Piero Gasperini volano sul campo e giocano un calcio eccellente: lo dimostrano anche nella sfida con la Vecchia Signora, caratterizzata da un avvio veemente dei padroni di casa. Il vantaggio rossoblu sembra cosa fatta al 6': Palladino si libera di Zebina e calcia, Legrottaglie salva sulla linea. La reazione della Juve è immediata e porta Iaquinta da solo davanti a Rubinho: per il guardalinee, però, c'è un misterioso fuorigioco. Il ritmo è altissimo, con i padroni di casa che provano a sfondare con l'ispiratissimo Palladino. Dopo l'avvio complicato, i bianconeri si assestano e provano a sfruttare i varchi concessi dall'arrembante Genoa. Nedved si infila tra le maglie della difesa ligure e cade dopo un contatto con Bocchetti: per l'arbitro Rocchi è tutto regolare. Il direttore di gara scatena le proteste della Juve al 29'. Rocchi fischia per un fallo su Mesto, Motta piomba sul pallone e batte Buffon: 1-0, con i bianconeri furibondi per la decisione del direttore di gara. Al 41' contrasto aereo tra Nedved e Mesto: il bianconero colpisce l'avversario con una gomitata, il genoano crolla a terra con una ferita al capo: tutto regolare. La serata da incubo del fischietto prosegue al 44': Ferrari ferma Del Piero in scivolata e colpisce anche il pallone, per Rocchi è rigore. Del Piero non sbaglia, 1-1. In un clima incandescente il Genoa riparte e torna in vantaggio prima del riposo: Motta colpisce di testa, palla all'incrocio e 2-1.

La ripresa è un monologo rossoblu per 10 minuti, poi finalmente si fanno vedere anche gli ospiti che tra il 56' e il 57' sfiorano il pareggio con Nedved: prima Biava salva sulla linea, poi il ceco spedisce oltre la traversa. La missione della Juve si complica al 65', quando Camoranesi viene espulso per un intervento scomposto su Sculli. I bianconeri avrebbero la chance per pareggiare al 71', ma Del Piero non serve Iaquinta, solo davanti alla porta, e centrs Rubinho. Dall'altra parte serve un miracolo di Buffon per negare il gol a Sculli al 73'. Subito dopo, invece, è il palo a respingere il colpo di testa di Jankovic. La Juve sembra destinata al tracollo e invece all'84' riesce a raddrizzare la serata con Iaquinta. L'attaccante sfrutta la percussione di Nedved e supera Rubinho: 2-2. Le due squadre provano a vincere, ci riesce il Genoa. Rossi scatta sul filo del fuorigioco, assist per Palladino e palla depositata nella porta vuota: 3-2.

Articlolo scritto da: Adnkronos