Home Cultura e Eventi Cultura Il volto della Romania: tante iniziative con romeni famosi

Il volto della Romania: tante iniziative con romeni famosi

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AREZZO – Venerdì 18 settembre alle 18,30 a palazzo Chianini-Vincenzi in via Cesalpino 15 si inaugura la mostra “La vera Romania, la nostra: famosi romeni nel mondo” aperta fino al 4 ottobre con orario 10-18. nell’occasione, ci sarà la degustazione dei vini romeni Halewood e Murfatlar. Tre le sezioni della mostra: “Biografie di famosi”; “Famosi moderni” con opere di Stefan Popa Popa’s, Nelu Pascu e Cristina Lefter; “Giovani saranno famosi” con i pittori Simona Vilau, Mihai Consuletu, Adrian Popescu, l’artista del vetro Alexandra Nicolau e la ceramista Anda Tomuta. Al progetto, “Da RoMeno a RoPiù consapevole cittadino europeo”, ideato e realizzato da un gruppo di giovani romeni per veicolare l’altra faccia della Romania, quella che normalmente non passa nei giornali, approvato dall’Agenzia Giovani della Comunità Europea, partecipano gli assessorati alla cultura e alle politiche per l’integrazione del Comune di Arezzo.

Ma non c’è solo la mostra in programma: sabato 19 e domenica 20 settembre, dalle 20 in Piazza San Francesco, serata delle caricature con Stefan Popa Popa’s, guinness dei primati nella sua arte con 131 caricature in un’ora. Caricature gratis per gli intervenuti.
Giovedì 24 alle 18, a palazzo Chianini-Vincenzi, Mihai Mircea Butcovan presenta il suo ultimo libro “Dal comunismo al consumismo”, in collaborazione con l’associazione Nausika.
Venerdì 25, Piazza San Francesco dalle 18 ripropone la degustazione dei vini Halewood e Murfatlar mentre il giorno successivo il Caffè dei Costanti presenta “Un po’ di Comaneci in Italia: Andreea Stefanescu”, ginnasta della nazionale italiana di origine romena.

Chiusura venerdì 2 ottobre alle 18 ancora in Piazza San Francesco dove al Caffè dei Costanti, insieme alle degustazioni, parleranno le giornaliste Miruna Cajvaneanu della “Gazeta Romanesca” e Alina Harja corrispondente di Realitatea Tv sul tema “Italia vista dai nuovi italiani: i lavoratori romeni. Problemi e opportunità”.