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Immigrati, al via la sanatoria per regolarizzare colf e badanti

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Immigrati, al via la sanatoria per regolarizzare colf e badanti
Anziani

ROMA – Prende avvio oggi, per chi vorrà seguirla, la trafila per regolarizzare colf e bandanti comunitarie ed extracomunitarie in nero, sia senza che con permesso di soggiorno: dal 21 agosto, infatti, si potrà pagare l'una tantum di 500 euro, per ciascun lavoratore, primo passo cui dovrà seguire, dall'1 settembre e fino al 30 settembre, la presentazione della relativa domanda. Terzo e ultimo passaggio dall'1 ottobre in avanti, con la verifica della documentazione e la stipula del contratto di soggiorno, presso lo Sportello Unico.

E' bene ricordare che potrà essere regolarizzata solo una colf per nucleo familiare e solo se il reddito familiare è di almeno 20mila euro nel caso vi sia un solo apportatore di reddito, o di almeno 25mila euro se i percettori di reddito sono più di uno. Sono invece al massimo due le badanti che possono essere regolarizzate, purché vi sia una certificazione medica che comprovi la presenza nel nucleo familiare di una persona non autosufficiente.

La regolarizzazione riguarda, potenzialmente, 1milione e 485mila fra colf e badanti e poco più del 10% delle famiglie italiane. Una recente indagine del Censis quantifica infatti in 1 milione e 485mila colf badanti in Italia, di cui il 71,6% immigrate. Un terzo delle badanti straniere sono cittadine di un Paese membro dell'Unione europea, hanno preso la cittadinanza italiana o hanno ottenuto la carta di soggiorno, ma il resto deve confrontarsi con il periodico rinnovo del permesso di soggiorno o si trova in condizione di irregolarita'. Tra il 2001 e il 2008, rileva il Censis, il numero di colf e badanti è cresciuto del 37% e sono ormai 2 milioni 451 mila le famiglie che ricorrono a un collaboratore domestico o all'assistenza per un anziano o un disabile, ovvero il 10,5% delle famiglie italiane.

Il pagamento dei 500 euro dovrà essere effettuato in banca, alle poste o presso gli agenti di riscossione e può essere compiuto con tutte le più diffuse modalità: in contanti, con assegni bancari o postali, con assegni circolari, con vaglia cambiari, con bancomat o postamat e postpay, con addebito sul conto corrente bancario o postale. Per pagare deve essere utilizzato il modello "F24 – versamenti con elementi identificativi", nel quale dovranno essere indicati i codici fiscali sia del datore di lavoro sia del lavoratore. Quando quest'ultimo ne fosse privo bisognerà indicare il numero del cocumento di identità. Sul modulo bisognerà riportare anche il numero di passaporto e un codice diverso a seconda che la colf o badante sia di nazionalità extracomunitaria ('Rext') o comunitaria ('Rint'). Il modulo à disponibile su quattro siti internet: www.lavoro.gov.it, www.inps.it, www.agenziaentrate.gov.it e www.interno.it.

Dopo aver pagato si potrà presentare la vera e propria domanda di regolarizzazione, a partire dall'1 settembre e fino al 30 settembre, seguendo modalità diverse a seconda della nazionalità del lavoratore. Va ricordato che non vi è un tetto di accoglimento delle domande, saranno cioè accolte tutte quelle con i corretti requisiti, quindi non è necessario 'correre' agli sportelli per assicurarsi i primi posti in ordine cronologico. Per colf e badanti italiane, comunitarie ed extracomunitarie con permesso di soggiorno regolare bisogna rivolgersi agli sportelli dell'Inps, compilando uno specifico modulo ('Ld-Em2009.Ue') in via telematica o inviandolo o ancora consegnandolo. Nel modulo si dovranno indicare nuovamente tutti gli estremi per l'identificazione sia del datore di lavoro sia del lavoratore. Di quest'ultimo deve essere indicata la qualifica, ovvero 'colf' o 'badante', la data di inizio del rapporto di lavoro, la paga oraria o mensile.

Nella domanda di regolarizzazione si dovranno indicare inoltre gli estremi del pagamento già effettuato di 500 euro. In caso di spedizione bisognerà allegare una fotocopia del documento di dentità del datore di lavoro. Il versamento effettuato coprirà i costi dell'amministrazione per la pratica e i contributi del lavoratore per il periodo compreso fra l'aprile e il giugno dell'anno in corso. La data di inizio del rapporto è infatti fissata all'1 aprile 2009 salvo l'indicazione che il rapprto di lavoro sia iniziato precedentemente, in questo caso si dovranno poi pagare i contributi per il periodo precedente.

Nel caso di lavoratori extracomunitari senza permesso di soggiorno valido la domanda dovrà essere presentata solo per via informatica, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.interno.it, allo Sportello Unico per l'immigrazione. A Roma e nelle altre grandi città saranno aperti presso le sedi Inps sportelli aggiuntivi. Scatta infine l'1 ottobre l'ultimo passaggio della trafila: chi ha pagato e presentato domanda verrà chiamato dallo Sportello Unico per la verifica che la domanda sia regolare in ogni sua parte e per la firma del contratto di soggiorno. Con quest'ultimo documento il datore di lavoro si impegna, fra l'altro a remunerare il lavorato con una paga non inferiore ai minimi contattuali ed a garantirne l'impiego per almeno 20 ore la settimana. Da ricordare che bisognerà presentarsi allo sportello con la marca da bollo, del valore di 14,62 euro. Ultimissimi atti la comunicazione, a cura del datore di lavoro, della regolarizzazione avvenuta all'Inps che iscriverà il lavoratore e fornirà i bollettini trimestrali per pagare i contributi, e, a cura del lavoratore, il ritiro del permesso di soggiorno agli sportelli postali.