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Imminente l’uscita dello “Statuto del Comune e del Popolo di Arezzo”

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AREZZO – E’ imminente l’uscita dello “Statuto del Comune e del Popolo di Arezzo” del 1337, che inaugura la nuova collana della Società storica aretina “Fonti di storia aretina”. Il libro viene pubblicato con il contributo del Comune di Arezzo, della Fraternita dei laici, del Laboratorio di archivistica e discipline del documento del Dipartimento di filosofia, storia e beni culturali dell’Università di Trento, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dell’Atam (Azienda territoriale arezzo mobilità).

Lo statuto del 1337 è il secondo della nostra città pervenutoci, dopo quello del 1327, pubblicato più di sessanta anni fa dalla Sezione di Arezzo della Deputazione di storia patria per la Toscana, presieduta da Pier Ludovico Occhini e Mario Salmi. “In questo modo – come si legge nella presentazione a firma di Luca Berti, presidente della Società storica aretina – si getta un ponte fra la realtà culturale di oggi e quella ben diversa degli anni Trenta e Quaranta del ‘900; realtà che trovano però un punto di incontro nel riconoscere l’importanza storiografica degli statuti medievali e nel perseguirne la pubblicazione e la diffusione fra gli studiosi”.

Curato da Valeria Capelli, il volume contiene, in edizione critica, il testo dello statuto di Arezzo elaborato al momento del passaggio della città sotto la dominazione fiorentina, dopo la fine della signoria tarlatesca. I due principali ‘testimoni’ del documento sono conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, ma frammenti si trovano anche all’Archivio di Stato di Arezzo.

Le 500 pagine del libro (quattro delle quali con immagini fuori testo) sono aperte da una lunga introduzione scientifica della curatrice, sulla natura dei testi statutari, sulla produzione aretina, sulle circostanze storiche in cui fu redatto lo statuto del 1337, sui contenuti del testo e i criteri di edizione. Seguono i quattro libri, in lingua latina, in cui si articola lo statuto, cinque appendici con altrettanti documenti trecenteschi, gli indici dei nomi di persona, di luogo e delle cose notevoli.

Valeria Capelli è dottore di ricerca in “Scienze del testo e del libro manoscritto” e collabora con l’Università di Siena. L’edizione critica dello statuto aretino costituisce la sua tesi di diploma in Archivistica presso la Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell’Università di Roma La Sapienza. La pubblicazione del testo fu raccomandata anche dalla commissione giudicatrice della quarta edizione del Premio Marcantoni.
Il libro, che reca in copertina una immagine dell’originale trecentesco, verrà posto in vendita al prezzo di 28 euro.