Home Sport In 45.000 allo stadio di Hannover per l’addio a Enke

In 45.000 allo stadio di Hannover per l’addio a Enke

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HANNOVER – Quarantacinquemila persone, tra cui i calciatori della nazionale tedesca, hanno preso parte in un clima di grande commozione, alla cerimonia funebre di Robert Enke, il 32enne portiere della Germania e dell'Hannover suicidatosi lo scorso 10 novembre gettandosi sotto un treno.

La cerimonia si è svolta nella AWD Arena, lo stadio che ospita le partite dell'Hannover. I compagni di squadra di Enke hanno posto una corona di fiori sulla bara, sistemata al centro del terreno di gioco.

Un quartetto d'archi ha dato inizio alla cerimonia funebre di Enke, trasmessa in diretta televisiva da diverse emittenti tedesche. Il funerale si terrà sempre oggi, in forma privata, ad Empede, un sobborgo alla periferia di Hannover dove vive la famiglia e dove è già sepolta Lara Enke, la figlia di Robert, morta nel 2006 a soli due anni per una malformazione cardiaca.

Alla cerimonia funebre officiata dallo stesso sacerdote cattolico che circa tre anni fa celebrò i funerali della piccola Lara, sono intervenuti tutti i giocatori della nazionale tedesca con il capitano Michael Ballack a guidare la delegazione. A rappresentare il Barcellona, uno dei club in cui ha militato Enke, c'erano il segretario tecnico Txiki Beguiristain e il vicepresidente Rafael Yuste.

Sono stati invece i giocatori dell'Hannover a portare in spalla il feretro di Enke. La folla dell'AWD Arena si è alzata in piedi e ha tributato un lungo ed emozionante applauso al loro beniamino scomparso, mentre sul maxi-schermo scorrevano le immagini di Enke sulle note di 'You'll never walk alone', eseguita dal vivo da un giovane studente tedesco.

Toccante il discorso d'addio di Martin Kind, il presidente dell'Hannover che con la voce rotta dal pianto ha affermato: "Enke era nel cuore dei tifosi, aveva con loro un rapporto speciale. Non ha mai pensato a se stesso come a una star, non si è mai posto al di sopra degli altri. Era uno di noi e tante volte ci ha salvato".

Theo Zwanziger, presidente della federcalcio tedesca, ha invece sottolineato che il mondo del calcio ha molto da imparare da questa tragedia e ha invitato i tifosi a non fermarsi alle apparenze, perché ''il calcio non può essere tutto".

"Penso che Enke avrebbe esortato i tifosi a mostrare più umanità e coraggio civile – ha concluso Zwanziger – a non guardare solo allo sport ma anche agli aspetti umani di ogni atleta, con i dubbi e le debolezze di ognuno. Bisogna combattere i tabù che ancora oggi esistono nel calcio professionistico".

Articlolo scritto da: Adnkronos