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In Italia 8 milioni di poveri

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In Italia 8 milioni di poveri

ROMA – Otto milioni di poveri in Italia nel 2008 (con una spesa media mensile per persona pari a 999,67 euro in una famiglia di due componenti) e quasi 3 milioni in povertà assoluta, cioè 1 milione e 126mila famiglie (il 4,6% delle residenti), per un totale di 2 milioni e 893mila individui (ovvero il 4,9% dell'intera popolazione).

Questi i dati diffusi oggi dall'Istat che, sottolinea come l'indice di poverta' assoluta sia stabile, ma che questa stabilita' nasconde situazioni che peggiorano, in particolare nel Meridione, nelle famiglie numerose, con disoccupati, con a capo lavoratori autonomi e con un basso livello di scolarizzazione.

La stima dell'incidenza della poverta' assoluta viene calcolata sulla base di una soglia che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un determinato paniere di beni e servizi che nel contesto italiano vengono considerati essenziali per una determinata famiglia a conseguire una standard di vita minimamente accettabile. Il fenomeno, si legge nei dati diffusi oggi dall'Istituto di statistica, e' maggiormente diffuso nel Mezzogiorno (7,9% nel 2008 rispetto al 5,8% del 2007), dove anche l'intensita' di poverta' assoluta, pari al 17,3%, e' leggermente superiore a quella osservata a livello nazionale (17%).

Si conferma inoltre lo svantaggio delle famiglie piu' ampie (se i componenti sono almeno 5 l'incidenza e' pari al 9,4% e sale all'11% tra le famiglie con tre o piu' figli minori) rispetto a quelle di monogenitori (5%) e delle famiglie con almeno un anziano, oltre allo svantaggio associato con le situazioni di mancanza di occupazione o di bassi profili occupazionali.

Rispetto al 2007, rileva l'Istat, nel 2008 l'incidenza di poverta' assoluta e' rimasta sostanzialmente stabile a livello nazionale, ma e' aumentata significativamente nel Mezzogiorno, passando dal 5,8 al 7,9%. La condizione di poverta' assoluta, spiega l'Istituto di statistica, peggiore tra le famiglie di 4 componenti, in particolare coppie con due figli, soprattutto se minori; tra le famiglie con a capo una persona con licenza media inferiore, con meno di 45 anni o con a capo un lavoratore autonomo. Un leggero miglioramento si osserva solo tra le famiglie dove si associa la presenza di componenti occupati o ritirati dal lavoro. Questo per un totale di poveri assoluti, riassume l'Istat, di 1 milione e 126mila famiglie (il 4,6% di quelle residenti in Italia), pari a 2 milioni e 893mila individui (il 4,9% dell'intera popolazione italiana).

Per quanto riguarda invece gli individui che si sono trovati in condizioni di poverta' relativa, sono stimati dall'Istat in 8 milioni e 78mila (13,6% della popolazione), ovvero circa 2 milioni e 737mila famiglie (l'11,3% di quelle residenti nel Paese). Negli ultimi 4 anni, sottolinea l'Istat, la percentuale e' rimasta sostanzialmente stabile. La soglia di poverta' per una famiglia di due componenti e' rappresentata dalla spesa media mensile per persona, che nel 2008 e' risultata pari a 999,67 euro (+1,4% rispetto alla linea del 2007). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come relativamente povere.

Il fenomeno continua ad essere maggiormente diffuso nel Mezzogiorno (23,8%), dove l'incidenza e' quasi cinque volte superiore a quella osservata nel resto del Paese (4,9% nel Nord e 6,7 nel Centro) e tra le famiglie piu' ampie: coppie con tre o piu' figli e di famiglie. La situazione e' piu' grave se i figli hanno meno di 18 anni: l'incidenza tra le famiglie con tre o piu' figli minori sale infatti, in media, al 27,2% e nel Mezzogiorno addirittura al 38,8%. Infine, se le famiglie povere hanno una spesa media equivalente sostanzialmente invariata rispetto al 2007 – pari a circa 784 euro al mese – nel Mezzogiorno i nuclei presentano invece una spesa media di circa 770 euro (l'intensita' e' del 23%), rispetto agli 820 e 804 euro osservati, rispettivamente, per il Nord (18%) e per il Centro (19,6%).

Articlolo scritto da: Adnkronos