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Influenza A, altre vittime e il bilancio sale a 29

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Influenza A, altre vittime e il bilancio sale a 29

ROMA – Adnkronos Salute/Ign) – Altre vittime per l'influenza A. Un indiano di circa 35 anni, un uomo di 55, una ragazzina di 14 e una bambina di 9, risultati positivi al virus H1N1, sono deceduti facendo salire il bilancio dei morti in Italia a quota ventinove. L'indiano è stato trovato morto nella sua casa, in un paesino del Bresciano. Secondo la Regione Lombardia, si tratta del primo decesso direttamente correlato al virus H1N1. Sulla vicenda sta indagando la procura di Brescia. Gli altri tre, seppure contagiati dalla nuova influenza A, erano già affetti da gravi patologie e in due casi i medici escludono che la causa del decesso sia dovuta al virus H1N1.

L'uomo di 55 anni di Cavallino Treporti (Venezia) è morto oggi all'ospedale di Mestre. Era ricoverato in rianimazione dai primi di novembre, dove era stato trasferito dal reparto di ematologia, perché soffriva di leucemia linfatica cronica, oltre che di diabete e broncopneumopatia cronica ostruttiva. La 14enne, contagiata dall'A/H1N1, è morta ieri (si è saputo solo oggi) all'ospedale San Gerardo di Monza. Era malata di leucemia mieloide acuta. Mentre la bambina di 9 anni è deceduta all'ospedale Cardarelli di Campobasso. La piccola era in coma a causa di un grave tumore cerebrale. Sottoposta al test per l'influenza, è risultata positiva. Ma in questi ultimi due casi la direzione degli ospedali attribuisce la morte all'evoluzione delle malattie pregresse: l'A/H1N1 non c'entra, dicono.

In base ai dati del ministero del Welfare, sono 75 in Italia i casi più gravi di influenza A, che richiedono cioè cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria. Mentre è di 161 il numero complessivo delle persone ricoverate in ospedale per complicanze. In rianimazione, tra i nuovi casi registrati oggi, ci sono un bambino di Caserta, 10 anni, che si trova all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. E una donna ricoverata al Policlinico di Careggi, a Firenze.

Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio ha fatto sapere che "con la fine del picco" si comincerà "a raccomandare a tutti la vaccinazione contro l'influenza A". Secondo Fazio ciò evitarà "una seconda ondata, come accadde per la Spagnola e per la pandemia del 1968, di solito più violenta della prima. Abbiamo gli strumenti per farlo e dobbiamo evitare questa possibilità".

Quanto ai casi gravi che si stanno verificando fra persone giovani e sane, ha detto il viceministro a margine dell'Assemblea generale delle istituzioni sanitarie e socio-sanitarie dell'Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), il dato importante è che "la mortalità è maggiore nelle persone di oltre 50 anni". Questa influenza "si diffonde così facilmente che attacca tutti – ha spiegato -, e attacca soprattutto i giovani perché non hanno la memoria immunitaria adatta. Non c'è da sorprendersi, l'importante è l'outcome finale e che il Paese sia preparato ad affrontare la situazione. Oggi abbiamo una rete condivisa con le Regioni per la gestione corretta dei casi gravi".

Intanto, nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura di Roma per stabilire se la morte di Chantal Carleo di 18 anni avvenuta all'ospedale capitolino Bambino Gesù, e del piccolo Manuel di 10 anni morto il 1 novembre scorso all'ospedale Villa San Pietro, sia dovuta al virus H1N1, il pubblico ministero Paolo D'Ovidio ha disposto l'acquisizione delle cartelle cliniche. Lo stesso magistrato, che ha ipotizzato il reato di omicidio colposo in due distinti fascicoli (partiti su denuncia dei familiari delle vittime), ha disposto l'autopsia che è già stata eseguita e ora è in attesa della relazione dei medici legali Giorgio Molino e Antonio Oliva. Non appena avrà compiuto gli atti urgenti, D'Ovidio invierà il fascicolo al pool di magistrati che si occupano delle indagini su colpe professionali.

Per quanto riguarda invece la terza morte, quella del radiologo Maurizio Scavizzi avvenuta nell'ospedale Spallanzani, allo stato non risulta che ci sia un fascicolo aperto non essendo stata presentata al momento alcuna denuncia da parte dei suoi congiunti. La voce dell'apertura di un fascicolo anche per questo caso venne diffusa ieri a Palazzo di giustizia.

In Europa sono salite a 389 le vittime per l'influenza A, comunica l'European Center for Disease Control and Prevention (Ecdc). Hanno superato quota 6 mila (6.005) nel resto del mondo. Per l'Italia, il bollettino dei Cdc europei è fermo a 25 vittime (ma con gli ultimi decessi i morti positivi al virus H1N1 sono saliti a 29). Il Paese del Vecchio continente con più vittime legate alla pandemia resta il Regno Unito (154 morti), seguito da Spagna (73), Francia (49) e Italia.

Da parte sua l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) assicura che i casi di influenza A riscontrati negli animali (come tacchini in Cile e Canada e alcune specie domestiche negli Stati Uniti), sono isolati e non rappresentano un rischio per la salute umana. Anche se la situazione deve essere tenuta sotto controllo.