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Influenza A, un altro morto a Salerno

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Influenza A, un altro morto a Salerno

MILANO – Nona vittima dell'influenza A in Campania. Un uomo di 37 anni e' morto oggi all'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona di Salerno. Il paziente, spiegano dal reparto di rianimazione dell'ospedale, ha contratto il virus H1N1 ma soffriva anche di malattie pregresse.

La vittima si chiamava Ferdinando Lettieri ed era un musicista. Il decesso è avvenuto alle 6.30 a seguito di una polmonite bilaterale. Le sue condizioni di salute erano gia' gravemente compromesse. Lettieri infatti – spiegano i medici – era affetto da bronchite cronica e da insufficenza renale: da anni era in dialisi nonostate due anni prima fosse stato sottoposto a trapianto di rene. Il musicista era stato ricoverato il 31 ottobre scorso nel reparto di nefrologia. Successivamente, a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni era stato trasferito nel reparto di rianimazione dove e' morto stamattina.

E risultato invece negativo il test eseguito su campioni del bimbo romano di 11 anni morto domenica sera all'ospedale Villa San Pietro, che i medici sospettavano fosse stato contagiato da H1N1. Le analisi condotte dal Laboratorio di virologia del Policlinico Gemelli di Roma sono risultate negative: il bimbo non e' stato ucciso dalla nuova influenza A.

Il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio dal canto suo torna a rassicurare e spiega che l'influenza A e' un'influenza pandemica. Preoccupa come ogni epidemia, ma non deve allarmare anche perche' "abbiamo una mortalita' bassissima, pari a un ventesimo rispetto all'influenza stagionale" afferma intervistato da Maurizio Belpietro nella rubrica 'La telefonata' durante la trasmissione 'Mattino 5'.

"I morti ci sono – dice Fazio – ci sono da noi, ma molto di piu' in altri Paesi. Anche se l'Italia ha avuto meno decessi rispetto agli altri Paesi", e anche se la mortalita' legata al virus H1N1 e' inferiore a quella della classica influenza invernale, si tratta pur sempre di un'influenza pandemica, sottolinea Fazio.

Sul fronte delle vaccinazioni però il viceministro ammette che "ci sono delle difficolta' oggettive". Ma "l'ultima cosa che voglio e' fare polemiche, perche' in questi casi, quando si parla degli interessi della gente, le polemiche sono davvero l'ultima cosa utile per i nostri cittadini". fazio chiede "un po' di responsabilita' a tutti".

Alla domanda sui presunti ritardi nelle vaccinazioni anti-H1N1, Fazio risponde: forse "la Regione che non si e' attrezzata dice che non le e' arrivato il vaccino". Ma assicura subito di non cercare alcuna polemica. "I dati sulla distribuzione dei vaccini – aggiunge – sono pubblicati sul sito del ministero" e dicono che "i vaccini sono in tutte le regioni da meta' ottobre".

In particolare, "dal 30 di ottobre tutte le Regioni hanno ricevuto complessivamente oltre un milione di vaccini" e "non ci risulta che alcuna Regione abbia esaurito i vaccini che le sono stati dati finora". Il viceministro osserva poi che "ogni Regione ha le sue logiche", ma "mi risulta che tutte hanno iniziato le vaccinazioni e giovedi' avremo un chiarimento definitivo in conferenza Stato-Regioni".

Fazio getta acqua sul fuoco delle polemiche anche per quanto riguarda la sicurezza dei vaccini antipandemici. "Sono stati dichiarati sicuri dall'agenzia regolatoria europea Emea, dall'Agenzia italiana del farmaco, dall'Istituto superiore di sanita' e dal Consiglio superiore di sanita'", evidenzia. "Finite le vaccinazioni sulle categorie a rischio, in dicembre andremo a vaccinare anche gli altri bambini", ripete, ricordando che "inizialmente le produzioni di vaccino sono state limitate in tutto il mondo" e "non abbiamo tutto il vaccino per cominciare subito tutte le vaccinazioni".

Infine una nuova puntualizzazione personale: "Ho detto che non mi vaccino contro l'influenza A/H1N1 solo perche' la probabilita' che colpisca dopo i 65 anni e' cosi' bassa che non e' opportuno vaccinarsi". Siccome "la pandemia e' una cosa nuova", un'opera di comunicazione va piuttosto fatta sui medici di famiglia: "E' migliorabile – conclude Fazio – abbiamo gia' organizzato seminari e incontri e ne faremo altri", promette.

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute/Ign