Home Attualità Informazione online a pagamento, al via il dibattito

Informazione online a pagamento, al via il dibattito

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ROMA – L'idea di far diventare tutto a pagamento ''rischia di diventare una formula magica esattamente come ieri lo era il 'tutto gratis'''. L'ipotesi di far pagare i giornali on line ''sotto molti aspetti è giusta, ma diventa sbagliata quando viene ripetuta come un mantra, ossessivamente''. Così Carlo De Benedetti, in una lettera al Sole 24 ore, spiega che si potrà arrivare a un reale successo sul piano economico ''solo ripercorrendo l'esperienza che ha visto altri contenuti digitali passare dalla gratuità al pagamento''. L'editore replica così al presidente di News Corporation Rupert Murdoch il quale prevede appunto un futuro a pagamento per i giornali online.

Per i giornali, sottolinea De Benedetti, ''esiste certamente uno spazio per conquistare utenti web disposti a pagare i contenuti giornalistici''. Su internet è tuttavia ''difficile immaginare che un utente possa pagare in modo significativo contenuti generalisti reperibili in altro modo gratuitamente. Bisogna riuscire, secondo l'editore, a ''trasferire alla parte premium dell'enorme quantità di contenuti in rete le stesse modalità di vendita-acquisto che ci sono ormai familiari se usiamo l'appstore dell'iphone: per acquistare un brano musicale o un'applicazione basta cliccare su acquista. La somma dei micropagamenti effettuati nel corso del mese viene evidenziata come cifra unica sul resoconto della Visa o della Master card''.

A De Benedetti replica Massimo D'Alema: "Dato che i giornalisti andranno sempre pagati forse bisognerà pagare i giornali on line". "I giornali on line – sottolinea – sicuramente sono il futuro, soprattutto se dobbiamo pensare che il cartaceo tenderà a scomparire".

Anche per Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato ed ex ministro delle Comunicazioni, in futuro i contenuti Internet saranno a pagamento, ma sarà comunque il mercato a stabilire il come e il quanto, "visto che poi ci sarà una concorrenza per quanto riguarda i prodotti e le offerte. L'era del tutto gratis in parte si è già chiusa, ma in ogni caso ritengo che una grande offerta free ci sarà sempre".

''Fino a ora l'utente del web è stato abituato ad informarsi gratis: non si può cambiare di punto in bianco senza offrire qualcosa di diverso, di nuovo e di speciale'', fa notare Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft Italia. ''Quando, invece, gli editori porteranno nel web contenuti specializzati ed una sempre maggiore integrazione con servizi di utilità, solo allora sarà possibile ipotizzare la fruizione a pagamento dei media online".

La via d'uscita è secondo il direttore di Quotidiano.net, l'edizione online dei giornali del gruppo Poligrafici 'Quotidiano Nazionale', 'Il Resto del Carlino', 'La Nazione', 'Il Giorno', Xavier Jacobelli l'integrazione multimediale: noi ad esempio proponiamo dei servizi a pagamento su internet come la possibilità'' di leggere sul web tutto il quotidiano''. Ma per il resto ''la nostra informazione è gratuita e sono convinto – ha proseguito Jacobelli – che dietro la crescita esponenziale di utenti e pagine viste del nostro sito c'è anche la gratuità dell'accesso".