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‘Innovare va bene, ma con quali soldi?’

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‘Innovare va bene, ma con quali soldi?’

AREZZO – I costi dell’innovazione non sono agevolabili né detassabili. Lo conferma una circolare dell’Agenzia delle Entrate in merito alla Tremonti-Ter, che esclude ogni incentivo fiscale per le imprese che investono in consulenze strategiche, servizi avanzati e software.

In provincia di Arezzo il provvedimento interessa, in negativo, oltre 400 aziende del comparto ICT (Information & Communication Technology), ovvero imprese che si occupano di informatica, progettazione e consulenza e che saranno ovviamente penalizzate. “Inutile parlare di innovazione quando poi non si danno agli imprenditori degli strumenti concreti per perseguirla – dice Marco Piccirilli, il referente di Confcommercio per l’area ICT – la mancanza di sostegni finanziari ai progetti di innovazione ci renderà difficile operare in un tessuto come quello aretino, composto per lo più da piccole e medie aziende che da sole non possono permettersi certi investimenti”.

“L’ICT – aggiunge Piccirilli – dovrebbe volare in alto proprio in tempi di crisi, perché garantisce alle imprese le strategie per essere sempre più forti. Invece la miopia del Governo mette a rischio anche l’unico settore in grado di ridare vero slancio all’economia”. Le previsioni dicono infatti che il 2009 dell’ICT in Toscana si chiuderà con un calo di circa il 4,5%, purtroppo in linea con le tendenze nazionali.

“Il Governo continua a detassare solo forni, pompe e rubinetti, con una visione figlia di logiche manifatturiere ormai superate. Prende in considerazione hardware e software solo nel caso servano a far funzionare i macchinari, senza fare nessun cenno, per esempio, a nuovi sistemi informatici per l’office automation, il controllo della gestione o l’innovazione dei processi, che sono il vero motore per una ripresa di competitività del nostro sistema”.

Da queste considerazioni, parte la richiesta di aiuto delle imprese ICT aretine. Dice Marco Piccirilli: “alle autorità locali, Provincia di Arezzo e Camera di Commercio in primis, che si sono sempre dimostrate attente a questo tema, chiediamo di sostenerci di fronte al Governo nazionale, affinchè si decida a varare una politica strutturale di sostegno al mercato dell’Innovazione”.