PITTSBURGH – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, assieme ai leader di Gran Bretagna e Francia, dal G20 a Pittsburgh ha espresso una dura condanna contro l'Iran per aver avviato la costruzione segreta di un secondo impianto per l'arricchimento dell'uranio, come rivelato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea).
"Ho sempre detto che non escludiamo nessuna opzione quando si tratta degli interessi della sicurezza americana" ha detto il capo della Casa Bianca nella conferenza stampa conclusiva del vertice del G20 ieri sera a Pittsburgh, dopo aver denunciato l'esistenza di un secondo sito nucelare iraniano. "Vorrei anche sottolineare – ha aggiunto – che la mia linea di azione preferita è risolvere la questione in maniera diplomatica. Tocca agli iraniani rispondere".
"Penso che l'Iran sia avvertito che, quando c'incontreremo il primo ottobre, devono diventare 'puliti' e devono fare una scelta" ha proseguito Obama, riferendosi al prossimo incontro a Ginevra fra l'Iran e il gruppo del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania).
Il presidente ha poi evidenziato "la dimostrazione senza precedenti di unita'" che si e' registrata sull'Iran all'Assemblea generale dell'Onu e al G20. "Questo tipo di solidarieta' – ha affermato – non e' scontato. Chiunque abbia seguito la vicenda sarebbe stato stato dubbioso fino a pochi mesi fa sulla possibilita' di una rapida risposta come questa".
Oltre a Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna "anche Cina e Russia hanno diffuso dichiarazioni chiedendo un'immediata indagine dell'Aiea", ha rimarcato Obama. Che infine ha voluto garantire la veridicita' delle accuse contro l'Iran. "Questo e' stato il prodotto di tre agenzie d'intelligence, non una", ha detto riferendosi anche ai servizi francesi e britannici. "Queste agenzie d'intelligence hanno controllato il loro lavoro in maniera accurata. Penso che la risposta che vedete oggi indichi fino a che punto queste prove siano solide e indichino fino a che punto l'Iran stia costruendo un impianto non dichiarato per l'arricchimento dell'uranio, contrariamente alle risoluzioni dell'Onu".
E intanto il responsabile dell'ufficio del leader supremo, Mohammad Mohammadi-Golpayegani, citato dall'agenzia 'Fars' fa sapere che ''entrera' presto in funzione'' il nuovo impianto in costruzione nei pressi della citta' santa di Qom. "Il nuovo sito, a dio piacendo, sara' presto operativo", ha affermato. Dal canto suo, il capo dell'Organizzazione atomica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha affermato che vi sara' un'ispezione dell'Aiea nel nuovo impianto, ma non ha indicato una data per l'arrivo degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. "Considerando gli appropriati rapporti fra l'Iran e l'Aiea – ha detto Salehi alla televisione di Stato – vi sara' un'ispezione del nuovo impianto al momento giusto". E ha concluso: "Siamo molto sorpresi – ha detto – perche' abbiamo agito in maniera legale e nell'ambito dei regolamenti dell'Aiea".
Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign