Home Attualità Jacko, si allarga l’inchiesta. Altri dieci indagati

Jacko, si allarga l’inchiesta. Altri dieci indagati

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Los Angeles – Nelle indagini sulla morte improvvisa a 50 anni per arresto cardiocircolatorio di Michael Jackson, il cardiologo Conrad Murray resta la figura chiave, ma altri medici sarebbero sospettati di aver prescritto all'artista analgesici e sonniferi. Per ottenere i farmaci 'Jacko', riferisce il quotidiano 'Los Angeles Times' usava almeno 19 nomi diversi : tra questi, Jack London, Omar Arnold, Frank Tyson e Josephine Baker. Sembra anche che l'artista abbia usato il nome di suo figlio Prince Jackson di 12 anni.

E' quanto avrebbero scoperto gli investigatori che hanno perquisito l'abitazione di Murray a Las Vegas per otto ore, portando via materiali e documenti, telefonini e un hard disk. Stando al suo avvocato, il cardiologo era presente durante la perquisizione e disposto a collaborare con gli agenti della Dea (Drug Enforcement Administration).

Nel corso di un interrogatorio, Murray ha ammesso di aver somministrato il Propofol a Jackson poche ore prima che morisse. Secondo il sito Tmz che cita fonti investigative, il cardiologo avrebbe dato all'artista qualche goccia di anestetico perché aveva problemi ad addormentarsi. La polizia è convinta che poi il medico non abbia più prestato attenzione a Jackson e magari si sia addormentato anche lui.

Si aggiungono poi le rivelazioni di Kai Chase, chef personale della popstar. Chase ha spiegato che la mattina della morte, il 25 giugno, il dottor Murray non si presentò in cucina come al solito per prendere la colazione di Jackson. Gli investigatori si chiedono se sia dipeso dal fatto che il medico aveva già trovato il cadavere.

Intanto è scontro di competenze tra la polizia di Los Angeles (dove Jackson è morto), la polizia di Las Vegas (dove vive il dott. Murray), i federali (la Dea antidroga) e il procuratore di Los Angeles: sarebbe questo il motivo per cui le indagini vanno a rilento.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign