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L’Assessore Fragai incontra le comunità montane della Provincia

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L’Assessore Fragai incontra le comunità montane della Provincia

CASENTINO – Si è tenuto stamani presso la sede della Comunità Montana del Casentino l’incontro istituzionale con l’Assessore regionale alle Riforme Istituzionali, Agostino Fragai, a cui erano presenti l’ente stesso, il Presidente dell’Uncem Toscana, i sindaci del Casentino, la Comunità Montana della Valtiberina e le sue municipalità. Un tavolo di concertazione alla luce dei nuovi tagli imposti dalla finanziaria 2010 agli Enti locali che si vanno a sommare a quelli già messi in atto precedentemente. La presenza dell’Assessore dimostra che la Regione Toscana è attenta a questa problematica che colpisce le aree montane, ma non intende intervenire in supplenza a priori a una mancanza di risorse provenienti dallo Stato. L’assessore Fragai è consapevole che queste difficoltà possono mettere in crisi un sistema di governo, quello delle comunità montane, funzionale e funzionante in cui la regione ha creduto e continua a credere e che hanno dimostrato di essere in grado di gestire i territori montani.
La strada da perseguire, come prevede la bozza di legge del ministro Calderoli, è quella che porta all’Unione dei Comuni a Statuto Speciale. In questo senso la Regione è disponibile a trovare delle risorse per sostenere questo progetto di crescita finanziando le comunità montane. All’intervento dell’assessore è seguito un ampio dibattito e il Presidente dell’Uncem Oreste Giurlani non ha mancato di sottolineare che il nome non è determinante; l’essenziale è l’esercizio di funzioni di governo di una zona montana che non si riducono nelle gestioni associate, ma si presentano peculiari proprio in un’area montana, dove in alcuni casi i servizi diventano la condizione necessaria per la sopravvivenza del territorio stesso. Al termine del dibattito l’assessore ha condiviso la valutazione che in Toscana vi sono zone con particolare caratteristiche montane, tra cui il Casentino e la Valtiberina, che meritano e necessitano di un governo unitario e di una valorizzazione anche in termini di risorse.
Pertanto ha proposto un tavolo di lavoro con l’Uncem per approfondire gli strumenti di governo e le risorse delle zone montane al fine di verificare quali esperienze positive vadano rafforzate e non compromesse. Infatti è consapevole che i territori montani hanno necessità di un governo esercitato da chi è riconosciuto nel sistema istituzionale ed è dotato delle risorse istituzionali per poterlo espletare. L’incontro ha ribadito ancora una volta come le gestioni associate siano un passaggio obbligato verso l’Unione dei Comuni a Statuto Speciale e il 29 Ottobre è il termine di scadenza delle convenzioni associate gestite dalla Comunità Montana del Casentino. Entro tale data i consigli comunali dei tredici comuni sono chiamati ad esprimersi sulla proroga delle convenzioni. Dopo il seminario tenutosi lo scorso 2 Ottobre presso Villa La Mausolea, la Conferenza dei Sindaci del 9 Ottobre ha deciso all’unanimità il rinnovo delle gestioni associate con la Comunità Montana per i prossimi 5 anni. Inoltre, grazie al contributo costruttivo dei presenti, è stato prevista la costituzione di una commissione politica e tecnica.
Tale commissione avrà il compito di verificare tutte le gestioni in essere per stabilire l'opportunità di proseguire o meno nelle esperienze in base alla effettiva funzionalità sia sotto il profilo del servizio dato che dei costi sopportati. Al termine del primo anno e cioè dal 1 Gennaio 2011 i comuni potranno quindi recedere alcune o tutte le gestioni in piena autonomia, secondo quanto deciso dai singoli consigli comunali. Si ricorda che la scelta di prevedere un rinnovo per 5 anni con possibilità di recesso fin dal 1° anno è un'esigenza tecnica precisa. Infatti, solo così le gestioni associate attivate potranno essere ammesse a contributo dalla regione e ricevere finanziamenti importanti. Si parla, negli anni passati, di oltre 150.000 euro che, qualora non si perseguisse la strada del rinnovo, verrebbero a mancare totalmente e nell’immediato.
Pertanto scegliendo formule diverse di proroga o rinnovo con periodi inferiori ai 5 anni, quelle somme saranno a carico delle finanze comunali e in ultima analisi dei cittadini. Tra le convenzioni oggetto del rinnovo ve ne sono alcune di limitata portata, ma comunque significative nel servizio offerto ai Casentinesi, altre di grossa rilevanza. Quest’ultime hanno permesso di creare un sistema casentinese di servizi unitari, garantendo a tutti i cittadini e a tutte le imprese la stessa qualità e rilievo di servizi importanti per la collettività, in particolare la vasta gamma dei servizi sociali e lo sportello unico per le attività produttive.