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L’impegno del Parco per la fauna selvatica

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L’impegno del Parco per la fauna selvatica

La situazione è meno grave di quella di altri Parchi – come il Gran Paradiso, dove gli stambecchi hanno grosse difficoltà a procacciarsi il cibo – ma anche da noi c’è bisogno di attenzione.

Gli animali sono infatti concentrati nelle vallate più basse – dove la neve è meno abbondante – e questo li espone a maggiori rischi. In questi giorni è ancora più facile del solito avvistare, anche di giorno(durante le ore più calde), branchi di cervi, daini e cinghiali che cercano cibo nei prati e nel terreno.

Il Corpo Forestale dello Stato sta monitorando con attenzione la situazione per prevenire qualsiasi tipo di problema. Frequenti sono state le chiamate anche da parte di visitatori e cittadini. L’ultimo episodio è accaduto in questi giorni nei pressi di Badia Prataglia, dove un bellissimo esemplare di cervo maschio è stato segnalato agli agenti della Forestale. Giaceva in grave difficoltà a causa di una caduta sul ghiaccio. Il pronto intervento del veterinario del Parco ha però risolto il problema. L’animale infatti è stato aiutato a rialzarsi ed è prontamente tornato in foresta.

"Spesso invece accade – dicono gli uffici dell’Ente – che cervi e daini vengano ritrovati gravemente feriti per cadute accidentali. Al veterinario del Parco non resta che intervenire, assieme al servizio competente della AUSL, per far cessare le sofferenze del malcapitato."

In ogni caso tutto questo fa parte delle dinamiche naturali, che prevedono che la morte di un animale costituisca un’opportunità per altri predatori. "E’ per questo – dicono sempre al Parco – che non sono previsti interventi di foraggiamento agli animali: la natura, soprattutto nel nostro bellissimo Parco Nazionale, è in grado di regolarsi da sola. Un intervento da parte dell’uomo è ipotizzabile solo per specie in pericolo di estinzione, come ad esempio il lupo che ancora, nonostante l'incremento di popolazione, è classificato in Italia come specie a rischio." Non più tardi dell’anno scorso fu infatti ritrovato nel Parco un giovane esemplare in difficoltà che, ricevute le necessarie cure veterinarie, è stato rimesso subito in libertà perché potesse continuare la sua avventura di vita nelle ospitali e sicure Foreste Casentinesi.