Home Cronaca La Cassazione ‘assolve’ il tuttofare delle escort

La Cassazione ‘assolve’ il tuttofare delle escort

0

ROMA – Le escort possono avere un cameriere che le accudisce. Parola di Cassazione che ha confermato l'assoluzione di un domestico calabrese, che era finito sotto inchiesta con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione per essere stato al servizio di tre prostitute di Castrovillari, acquistando per loro bibite e portando loro il cambio della biancheria. Secondo la Suprema Corte, "la semplice attività di cameriere non configura il reato di favoreggiamento se in concreto nessun aiuto è stato prestato per rendere più agevole o sicuro l'esercizio del meretricio". Gia' il tribunale di Castrovillari, con sentenza del 26 gennaio scorso, aveva dichiarato il non luogo a procedere per l'insussistenza dei fatti contestati nei confronti di un domestico delle tre prostitute. Contro la sua assoluzione ha fatto ricorso in Cassazione la Procura della Repubblica di Castrovillari, sostenendo che l'attività da lui svolta era idonea a configurare il delitto di favoreggiamento della prostituzione.

La terza sezione penale (sentenza 38924) ha respinto il ricorso della Procura e ha valutato legittima l'assoluzione accordata al cameriere (affetto tra l'altro da un deficit mentale) delle escort da parte del giudice di merito perché il collaboratore "si era prestato per modeste ricompense ad acquistare qualche bibita per conto di prostitute o a portare loro della biancheria" senza commettere il delitto di favoreggiamento della prostituzione "ne' tantomeno aveva contribuito con tale attivita' all'esistenza o al rafforzamento di un sodalizio criminoso finalizzato a commettere reati in materia di sfruttamento, reclutamento e favoreggiamento della prostituzione".