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La Corea del Nord ha lanciato il missile

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TOKYO – La Corea del Nord ha lanciato questa mattina un missile sfidando gli avvertimenti degli Stati Uniti e dei suoi vicini asiatici. Il lancio e' avvenuto alle 11.30 (ora locale, le 4:30 italiane) da una base sulla costa orientale. Pyongyang sostiene che il lancio serviva a mettere in orbita un satellite per le telecomunicazioni, ma l'Occidente ritiene che si tratti in realta' del test di un missile balistico. In seguito all'accaduto l'Onu ha convocato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per una riunione d'emergenza oggi alle 21 ora italiana.

Dura la reazione alla notizia da parte degli Stati Uniti. "E' un atto provocatorio", ha detto il presidente americano Barack Obama, che si trova a Praga. "Lo sviluppo e la proliferazione della tecnologia balistica nordcoreana pongono una minaccia alla regione nord orientale asiatica e alla pace e alla sicurezza internazionale – ha sottolineato – ci consulteremo immediatamente con i nostri alleati nella regione, compresi il Giappone e la Corea del Sud, e con i membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per portare la questione davanti al Consiglio stesso".

"Con questo atto provocatorio, la Corea del Nord ha ignorato i suoi obblighi internazionali, respinto esortazioni inequivocabili al contenimento e si e' ulteriormente isolata rispetto alla comunita' delle nazioni – ha aggiunto Obama – esorto la Corea del Nord a rispettare pienamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e ad astenersi da altri atti provocatori".

Gli Stati Uniti ritengono che quello di oggi sia stato il lancio di un missile balistico Taepodong 2, potenzialmente capace di raggiungere l'Alaska. Cio' rappresenta una violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che vieta a Pyongyang ogni attivita' balistica.

Anche la Farnesina condanna il lancio del ''satellite sperimentale di comunicazioni'' effettuato oggi dalla Corea del Nord, in relazione anche ai risvolti negativi per il regime globale di non proliferazione.

"L'azione di Pyongyang, in violazione della Risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana -si legge nella nota- ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilita' nella regione".

"L'Italia, anche in qualita' di Presidenza del G8 e alla luce del suo impegno a favore della non proliferazione e del disarmo, chiede alla Corea del Nord di rispettare le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite -prosegue la nota- e di sospendere tutte le attivita' collegate al suo programma missilistico, nonche' di rinunciare alle armi ed ai programmi nucleari".

Il lancio del missile da parte nordcoreana ha creato forte tensione in tutta l'Asia. Il governo giapponese ha presentato una protesta formale al regime di Pyongyang parlando di "minaccia alla pace e la stabilita' regionale" e ha chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La Cina, unica potenza ad intrattenere buoni rapporti con Pyongyang e protagonista del dialogo a sei per il disarmo nucleare nordcoreano, ha esortato invece alla calma.

"Speriamo che le parti interessate esercitino moderazione e mantengano la calma, gestendo propriamente la situazione e salvaguardando congiuntamente la pace e la stabilita' nella regione"- afferma un comunicato del ministero degli Esteri di Pechino- "la Cina vuole continuare a svolgere un ruolo costruttivo".

Tokyo intende intanto estendere di un altro anno le sanzioni economiche al commercio con la Corea del Nord, che scadono il 13 aprile e furono imposte dopo un primo test di un missile balistico nel luglio 2006, seguito da un test nucleare nell'ottobre dello stesso anno.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign