Home Cronaca La Costa Smeralda contro il ‘Billionaire’

La Costa Smeralda contro il ‘Billionaire’

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PORTO CERVO – Finita la luna di miele tra Flavio Briatore e la Costa Smeralda, che inizia a rinnegare quelli che erano i miti della 'sua' estate. Appena venerdì scorso c'è stato bisogno dell'intervento dei carabinieri al Billionaire: i militari dell'Arma hanno così verbalizzato 300 clienti 'di troppo'. Scattata la multa per clientela in esubero, è poi arrivata quella per assenza di certificazione antincendio.

E a qualche giorno dalla clamorosa protesta popolare contro il 'Rubacuori', il lussuoso bar-ristorante gestito da Flavio Briatore nella pineta di Capriccioli, una volta piena di mirto, rosmarino e ginepro, il sindaco di Arzachena Piero Filigheddu torna a puntare il dito contro le concessioni 'facili' rilasciate dalla precedente amministrazione comunale: ''Concessioni come quella ottenuta da Briatore a Capriccioli rovinano il nostro territorio'' sottolinea. ''Almeno da Briatore – continua – la spiaggia e' rimasta libera. Il problema e' che la gente del posto non puo' piu' frequentare la pineta come un volta, un luogo storico per gli arzachenesi. Se solo ci avesse dato retta e avesse tolto anche solo tre gazebo''.

Ma cosi' non e' andata e il primo cittadino ha inviato tutte le carte all'autorita' giudiziaria che si pronuncera' nelle prossime settimane. ''Capiremo – dice Filigheddu – se esistono o meno irregolarita' nell'appalto della precedente amministrazione''. Il sindaco non e' comunque totalmente ostile all'attivita' di Briatore ''perche' offre quindici posti di lavoro, e con i tempi che corrono non sono pochi. Ripeto, basterebbe ridurre lo spazio concesso e non negare un diritto ai miei cittadini''.

Poi il sindaco suggerisce di puntare i riflettori su ''quelle persone che hanno ottenuto anche sette concessioni e che, per il fatto che non sono famose come Briatore e che quindi non fanno notizia, operano indisturbati nell'ombra, ma facendo piu' danni''. A ottobre in ogni caso la Regione passera' ai comuni la gestione del demanio. ''Terremo conto anche delle esigenze degli albergatori – dice – ma verra' occupato al massimo il 30/40% delle spiagge''.

Per il leader del movimento indipendentista Sardigna natzione indipendenzia (Sni), Bustianu Cumpostu, ''Briatore e company vedono ancora la Sardegna come una terra da Safari e da conquista. Una terra dove non c'e' un popolo sovrano''. ''Quando ci sono in giro questi rapinatori, come Briatore, come Lele Mora – prosegue – significa che questa terra e' una terra dove ognuno puo' fare quello che gli pare''.

Da parte sua Gavino Sale, leader del movimento Indipende'ntzia Repu'brica de Sardigna (Irs), fa sapere che ''presto manifesteremo'' contro il 'Rubacuori'. Già nel 2005 invase pacificamente Villa Certosa a Porto Rotondo, il buen retiro di Silvio Berlusconi, contro le basi militari in Sardegna. Il leader dell'Irs pero', come altri 'colleghi' indipendentisti, non punta il dito contro il manager Renault. ''Noi – spiega Sale – vogliamo focalizzare la nostra azione sul comune di Arzachena'' perche' ''chi da' la concessione e' la classe politica sarda sottomessa che vive un rapporto da sudditi''.

''Qui come al solito invece di prendersela con il padrone se la prendono con l'asino. Se Briatore ha in mano un pezzo di Sardegna la colpa non e' sua ma di chi quel pezzo di Sardegna gliel'ha dato, e quindi del comune di Arzachena''. Lo dice l'indipendentista Doddore Meloni, il fondatore della 'Repubblica di Malu Entu', nell'isola di Mal di Ventre, nell'Oristanese. Inserendosi nella polemica scoppiata intorno al 'Rubacuori' in Costa Smeralda, dice: ''La responsabilita' e' del vecchio sindaco e in generale dei sardi. Non di Briatore. Uno che viene dall'esterno non ottiene nulla se non c'e' qualcuno che collabora con lui''.