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La favola dell’omino d’oro al Teatro Pietro Aretino

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Ancora a metà degli anni Settanta, chiunque ad Arezzo conosceva l’omino d’oro e la sua storia, un’autentica favola che nasceva dalla speranza di un padre di riabbracciare il proprio figlio partito per la campagna di Russia con l’Armir.
Adesso, questo racconto con il titolo, “La Russia dell’uomo d’oro”, approda a teatro, nell’ambito del “Progetto Italia-Russia: il fronte della memoria”. Appuntamento al Pietro Aretino, giovedì 5 e venerdì 6 febbraio alle 21. Il testo è di Alessandra Bedino, la regia di Riccardo Sottili. Con: Lino Spadaro, Vadim Jakovlev, Daniel Dwerryhouse, Alessio Targioni, Darja Stepanova, Alberto Galligani, Andrej Panin, Antonio Bertusi. Una produzione Occupazioni Farsesche – Teatro Festival Baltiskij Dom di San Pietroburgo. Lo spettacolo sarà recitato sia in italiano che russo con sovratitoli.
Il “Progetto Italia-Russia: il fronte della memoria” è frutto di una fascinazione e di un lungo lavoro di documentazione. La fascinazione è per la campagna italiana di Russia, il carattere epico della vicenda che strappò il contadino alla miseria spedendolo a suon di retorica fascista ad affrontare un gigante come la Russia. Dal lungo lavoro di documentazione invece, è nato nel 2005 prima lo spettacolo “ARMIR – Armata Italiana in Russia – partitura per immagini, suoni e pupazzi”, di seguito, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo, il Dipartimento di Storia dell’Università Agraria Statale di Voronez (Ucraina) e il Teatro Baltiskij Dom, un documentario di interviste e testimonianze, girato in Russia e Ucraina da Fernando Maraghini e Maria Erica Pacileo, infine questo spettacolo, in cui attori russi e italiani insieme “giocano alla guerra”.
Per il ciclo “Incontriamoci a teatro – Registi e attori si raccontano”, venerdì 6 febbraio, alle ore 17,30 presso il Teatro Pietro Aretino, con ingresso gratuito, proiezione del film documentario “Russia-Italia il fronte della memoria” e successivamente incontro con Alessandra Bedino, Lino Spadaro e Riccardo Sottili.