La rievocazione della Shoah, incentrata sulla “Giornata delle memoria” che si celebra ogni 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, in virtù della legge n. 211 del 20 luglio 2000, grazie alla iniziativa dell’assessorato alla cultura del Comune ha assunto ad Arezzo il carattere di una vera e propria settimana della memoria.
Venerdì 30 alle 17,30 è in programma la presentazione, nella Sala del Consiglio Comunale, del libro “L’inverno più lungo. 1943-1944: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma” (Laterza, 2008). Interverranno l’autore Andrea Riccardi, il vescovo Gualtiero Bassetti e l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Camillo Brezzi. Proprio l’assessore Brezzi, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative lo scorso 21 gennaio, ha ricordato come l’autore “prenda di petto quello che è uno dei temi più attuali della ricerca storica contemporanea e di polemica: il comportamento di Pio XII nella Roma occupata dai nazisti e il suo silenzio dinanzi al dramma degli ebrei. Senza svelare il contenuto del libro, la tesi di Riccardi, partendo dai molti ebrei messi in salvo negli istituti religiosi, è che il papa non poteva non sapere di questi salvataggi, dunque assentiva a che si svolgessero. Il libro è dunque la storia di uomini e donne di grande coraggio, di cui si è persa poi traccia, salvo i pochi riconosciuti come ‘giusti’ dallo stesso Stato di Israele”.
Andrea Riccardi è fondatore della comunità di Sant’Egidio, storico del mondo contemporaneo e del cristianesimo e ordinario alla Università di Roma Tre. Fin dal 1984, con il volume da lui curato “PioXII” ha posto il problema di una rinnovata considerazione del quel pontificato così controverso.