Home Nazionale Libia, l’attentatore di Lockerbie: ‘Sono felice di essere libero’

Libia, l’attentatore di Lockerbie: ‘Sono felice di essere libero’

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TRIPOLI – Essere liberato e' stato "qualcosa di stupefacente. Sono tanto, tanto felice". Lo dice Abdel Baset al Megrahi, l'ex agente libico condannato per Lockerbie e scarcerato dal governo scozzese per motivi umanitari, intervistato dal quotidiano britannico 'Times' nella sua casa di Tripoli, nel quartiere Dimachk.

Quando i medici gli hanno detto che gli restavano pochi mesi da vivere, dice Megrahi che e' ammalato di cancro, "questa era la mia speranza e il mio desiderio, tornare dalla mia famiglia prima di morire – spiega il 57enne – Ho sempre creduto che sarei tornato se avesse trionfato la giustizia", aggiunge Megrahi, unico condannato e sempre proclamatosi innocente per l'attentato di Lockerbie del 1988 all'aereo della PanAm che provoco' 270 morti.

Quanto alle affermazioni del presidente Usa Barack Obama che lo vorrebbe agli arresti domiciliari, Megrahi dice ridendo al quotidiano britannico: "Lui sa che sono molto malato. Si sa che malattia ho. L'unico posto dove devo andare e' l'ospedale per le cure. Non mi interessa andare altrove. Obama non ti preoccupare – aggiunge – sono solo tre mesi".

Ribadendo di essere vittima di un errore giudiziario l'ex agente libico promette che prima di morire presentera' nuove prove, attraverso i suoi legali scozzesi, che lo scagioneranno. "Il mio messaggio a britannici e scozzesi e' che mostrero' le prove e chiedero' loro di giudicare", dice Megrahi al quotidiano britannico rifiutando, si legge, di precisare meglio il suo pensiero.

Quanto a chi sia il vero responsabile della morte di 270 persone nell'attentato di Lockerbie, Megrahi dice con un sorriso al 'Times' che "e' un'ottima domanda, ma non sono la persona giusta cui chiedere".

Riguardo ai famigliari delle vittime, giustificando il loro risentimento, Megrahi risponde che "credono che io sia colpevole, ma non e' cosi'. Un giorno la verita' verra fuori" aggiunge, citando il vecchio detto arabo secondo il quale "La verita' non muore mai".

"Mi congratulo per il loro coraggio e la loro dimostrazione di indipendenza". Lodando la decisione del governo scozzese, lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi, secondo quanto riportato dall'agenzia Jana. Gheddafi ha ricevuto l'ex agente attentatore di Lockerbie e la sua famiglia all'indomani del suo rilascio dal carcere scozzese per motivi umanitari.

Articlolo scritto da: Adnkronos