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Mamma che lavorano: detrazioni fiscali

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Mamma che lavorano: detrazioni fiscali

AREZZO – I ministri Maurizio Sacconi e Mara Carfagna hanno presentato il “Programma di azioni per l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro”, un piano strategico che va sotto il nome di “Italia 2020” per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi dedicati alla cura della famiglia e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al lavoro. Cinque le linee di azione individuate, per le quali sono stati stanziati 40 milioni di euro, così ripartiti: 10 milioni di euro per favorire i nidi familiari attraverso l'esperienza delle cosiddette "tagesmutter" (mamme di giorno), ossia donne che ospitano a pagamento i bambini in casa loro; un'esperienza già avviata con successo in alcune regioni del nord; 4 milioni per la creazione di albi di badanti e baby sitter, italiane e straniere, appositamente formate; 12 milioni per voucher destinati all'acquisto di servizi di cura in strutture come ludoteche e centri estivi; 6 milioni per sostenere cooperative sociali che operano per la conciliazione in contesti svantaggiati; 4 milioni di euro per favorire il telelavoro femminile; 4 milioni per percorsi formativi di aggiornamento destinati a lavoratrici che vogliono reinserirsi nel mercato del lavoro dopo un periodo di allontanamento. Purtroppo sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro. “Apprezziamo l’intervento del governo finalizzato a mettere in campo interventi volti a sostenere le migliaia di donne che ogni anno rischiano in proprio, anche con strumenti e risorse specifici come quelli descritti in questo piano – sottolinea Rossella Sorini Presidente CNA Impresa Donna Arezzo. Ci preme però sottolineare l’importanza di apportare e prevedere alcuni correttivi – aggiunge Rossella Sorini – a nostro parere essenziali per la buona riuscita ed efficacia del piano. Nel dettaglio per quanto riguarda ad esempio il servizio offerto dagli asili nido, occorre rendere flessibili tali servizi, modulando cioé gli orari per sostenere le esigenze delle famiglie e delle donne imprenditrici che hanno orari e responsabilità di lavoro non facilmente delegabili”.
Un altro tema solo in parte affrontato con la legge 53/2000 riguarda la .messa a regime della possibilità della sostituzione della titolare d’impresa. In tale senso si propone d’immaginare un sistema di detrazione fiscale o credito d’imposta o voucher che sostenga la possibilità che il titolare d’impresa o suoi coadiuvanti, in caso di maternità, malattia, formazione, presenza di figli minori, disabili a carico ovvero anziani non autosufficienti possano essere sostituiti, in tutto o in parte, avvalendosi di soggetti in possesso dei necessari requisiti professionali.