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Microelettronica: al Cnr il Nobel Fert

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Microelettronica: al Cnr il Nobel Fert

ROMA – Computer sempre più piccoli e veloci, iPod, videocamere e telefonini sempre più sofisticati e potenti, sensori magnetici per le applicazioni più svariate. Le nuove frontiere della microelettronica saranno al centro dell’intervento del premio Nobel per la fisica 2007 Albert Fert al primo Convegno Nazionale di Magnetismo – ‘Magnet ’09’, che si svolgerà dal 27 al 29 ottobre, presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Piazzale Aldo Moro, 7 – Roma, Aula convegni). Aprirà i lavori il presidente del Cnr, Luciano Maiani.
“La scoperta di Fert, insignito nel 2007 dall’Accademia svedese delle Scienze per la scoperta dell’effetto della Magnetoresistenza Gigante (GMR)”, spiega Dino Fiorani, direttore dell’Istituto di Struttura della Materia del Cnr di Roma e chairman della conferenza, “ha determinato una grande svolta nell’immagazzinamento magnetico delle informazioni: con l’introduzione di nuove testine di lettura (magnetoresistive) nei dischi rigidi è stato possibile ottenere un fortissimo aumento nella densità dei dati registrati, aprendo la strada ad una nuova generazione di computer più piccoli, con maggiore memoria e più veloci”.
Fert durante il suo intervento affronterà in particolare le prospettive della spintronica (o elettronica di spin, nella quale lo spin, cioè il momento magnetico associato alla rotazione dell’elettrone attorno al proprio centro di massa, gioca un ruolo dominante) illustrando gli ultimi sviluppi dei suoi studi e sarà disponibile a rispondere alle domande dei giornalisti dalle ore 11.00 alle ore 13.00 della prima giornata.
Al convegno – organizzato dal Cnr, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario di Fisica della Materia e il Consorzio Interuniversitario di Scienza e Tecnologia dei Materiali – prenderanno parte, inoltre, molti giovani ricercatori italiani. “Gli studiosi discuteranno degli ultimi sviluppi delle loro ricerche sui materiali magnetici e le loro applicazioni in diversi settori, tra cui la registrazione magnetica, la sensoristica e la dispositivistica elettronica. Discuteranno anche delle ricadute in campo biomedico, dove le nanoparticelle magnetiche vengono impiegate come trasportatori di farmaci, come agenti di contrasto per esaltare il segnale della risonanza magnetica nucleare ad immagine e nella terapia dei tumori mediante riscaldamento (ipertermia magnetica)”, conclude Fiorani.