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Nasce anche ad Arezzo la «Scuola per genitori»

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AREZZO – Il 9 dicembre a partire dalle 20.45, lo psichiatra e volto noto della televisione Paolo Crepet, parlerà di «Educare al tempo della crisi» al Palacaselle di Arezzo. L'iniziativa è un incontro di presentazione e di «riscaldamento» della «Scuola per genitori» di Arezzo, un progetto voluto da Confartigianato Imprese anche nel nostro territorio.

La scuola per genitori vera e propria avrà inizio a partire dal mese di febbraio e prevede 4 incontri, uno al mese, con psicologi, psicanalisti e pedagogisti in modo da iniziare un vero e proprio percorso formativo per genitori con figli piccoli o adolescenti. Ad intervenire saranno alcuni tra i maggiori esperti italiani come lo psicologo-filosofo Umberto Galimberti, lo psicoterapeuta-pedagogista Mario Polito, la psicologa Paola Scalari e la scrittrice-psicologa Maria Rita Parsi.

“La scuola per genitori – spiega il Direttore di Confartigianato Imprese Arezzo Mauro Giovagnoli – nasce sulla scorta dell'esperienza di Confartigianato Imprese di Vicenza, per cercare di rafforzare sempre di più gli imprenditori non soltanto sotto il profilo professionale-aziendale, ma anche sotto il profilo affettivo e familiare. Oggi infatti, appare sempre più evidente come il rafforzamento dei legami interpersonali e familiari siano uno dei presupposti imprescindibili per il successo nella sfera economica e sociale. Il progetto nell'Aretino vede coinvolte tutte le scuole statali, dalle materne alle medie inferiori, per cercare di far fronte all’«emergenza educativa» e cercare di offrire nuovi punti di riferimento per le famiglie. Il progetto è rivolto principalmente a loro, ma anche a educatori, insegnanti, nonni, assistenti sociali, ecc…
Se è vero che il modello di genitore perfetto non esiste, è sicuramente vero che affrontare il problema è già un passo avanti.

“Come Universo sociale Onlus – precisa il Presidente Angiolo Galletti – abbiamo ritenuto importante il progetto aderire al progetto anche perché ci consente di far partecipare alcune famiglie disagiate che altrimenti non potrebbero investire i propri risparmi in un corso comunque importante per la famiglia”

“Sosteniamo da sempre manifestazioni come questa legate alla famiglia e più in generale al sociale, come è recentemente avvenuto con la sponsorizzazione del Festival della Persona” ha dichiarato Paolo Conticini, Direttore della Direzione Territoriale Città di Arezzo di Banca Etruria. “La scuola per genitori rivolgendosi a tutto il nucleo familiare vedrà la partecipazione anche dei titolari di piccole imprese che riteniamo possano trovare beneficio a livello di qualità dei rapporti con effetti correlati sullo sviluppo della loro azienda. Valori questi, famiglie e piccole imprese artigiane, che appartengono alla nostra Banca e sono quindi legati alla nostra missione”.

“La Camera di Commercio a fianco di queste iniziative per due motivi – spiega il direttore FOAR Alfredo Provenza – innanzi tutto in quanto manifestazione nazionale con importanti successi in altre provincie italiane poi in quanto molte delle imprese iscritte in Camera di Commercio sono imprese familiari, riscoprire il valore della famiglia significa quindi anche riscoprire il valore economico imprenditoriale e quindi sociale”
“La Scuola per Genitori un progetto educativo che consentirà a tante famiglie di avere un valido sostegno nel difficile ruolo dell’essere genitori, nel difficile ruolo di educare i figli ad essere responsabili adulti e consapevoli – spiega l’assessore alle politiche sociali Tavanti”

“I genitori vanno coinvolti attivamente ma vanno anche aiutati, -prosegue l’assessore alle politiche giovanili De Robertis – va dato loro una mano dotandoli di buoni strumenti fin da quando i ragazzi sono piccoli in quanto la loro è una grande responsabilità”

"Credo che l’iniziativa della scuola per genitori sia molto importante – precisa il Provveditore Alfonso Caruso – io infatti l’ho sostenuta sin dall’inizio. Bisogna in questo momento specialmente credere nella famiglia e cercare di costruire un dialogo tra scuola e famiglia, altrimenti anche l’aspetto educativo ne viene a risentire fortemente. La famiglia oggi soffre di molti problemi e la scuola risente profondamente di tutto questo. Pertanto, per comprendere bene da dove vengano i disagi dei giovani, dobbiamo intervenire in sinergia in modo che ciò che si fa a scuola non sia in contrasto con quella che è la linea del genitore. questo è molto importante. Infine è necessario che anche i genitori, debbano metter in gioco tutta la loro voglia di crescere – perché anche loro si debbono mettere in discussione – in modo da giovare sia a loro stessi che ai loro figli".

“Ambizioso progetto – conclude l’Assessore provinciale Ricci – quello di mettere in rete i vari soggetti interessati affinché le famiglie di sentano al centro dell’attenzione, sinergia per fare una scuola permanente per genitori che sono i primi educatori dei ragazzi e dei giovani.”