Arezzo – Una folla gremita salta, balla e canta al ritmo di musica nella grande spianata del prato. Il pubblico aretino è entusiasta dell’esibizione che dura per più di due ore. Dal grande palco partono giochi di luce che contribuiscono a rendere ancora più frizzante la serata. I Negrita sanno di giocare in casa, anzi si sentono a casa e il pubblico aretino li accoglie calorosamente, come vecchi amici che fanno ritorno alla loro terra. Il rock dei Negrita ha un sapore: robusto, semplice, vero, come il vino e la cucina aretina. La forza dei Negrita sta nella semplicità delle loro canzoni che parlano di sesso, di amore, di gioia, di vita. Il ritmo viene ispirato soprattutto dalla terra natia, come dice Paolo il cantante del gruppo: “ a volte cercavamo l’ispirazione blues, e allora nelle notti stellate d’estate con una vecchia fiat uno bianca, salivamo nei poggi sopra Antria, lungo le stradine sterrate” o ancora: “pensavamo all’Arno come il Mississippi”. Le storie di vita vissuta che ci cantano i Negrita le sentiamo vicine, i Negrita fanno parte d’Arezzo e la terra d’Arezzo fa parte dei Negrita. Ci piace il loro rock con elementi blues. I Negrita hanno ormai sfondato nel panorama musicale nazionale e stanno già andando oltre i confini italiani. Ci piace pensare che questo gruppo ha avuto così tanto successo perché se lì senti hanno un buon sapore, un sapore nostrano. Sapore d’Arezzo.
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Articlolo scritto da: Lorenzo Bianchi