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Nucleare, il governo di Teheran lancia una nuova sfida

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TEHERAN – Nuova sfida di Teheran alla comunità internazionale. Il governo iraniano ha ordinato all'Organizzazione per l'energia atomica di costruire dieci nuovi siti per l'arricchimento dell'uranio. Ne ha dato notizia la televisione Irib, secondo cui, in base al decreto governativo, l'Organizzazione avvierà la costruzione di cinque nuovi siti e presenterà le sue proposte per la localizzazione degli altri cinque nei prossimi due mesi.

Secondo quanto deciso in una riunione di governo cui era presente il presidente Mahmoud Ahmadinejad, riferisce l'agenzia di stampa Irna, ogni sito avrà le dimensioni di quello già esistente di Natanz, con l'obiettivo di produrre tra le 250 e le 300 tonnellate di uranio all'anno. L'annuncio è arrivato due giorni dopo la risoluzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), con cui Teheran è stata condannata per il sito clandestino per l'arricchimento dell'uranio di Fordu, la cui esistenza è stata rivelata dall'Iran nel settembre scorso, ma solo dopo che i servizi di intelligence occidentali ne erano venuti a conoscenza.

Oggi, intanto, il Parlamento ha risposto alla condanna dell'Aiea chiedendo al governo di mettere a punto un piano per ridurre la cooperazione con l'agenzia di Vienna. "A causa dello sconsiderato comportamento delle potenze occidentali – denunciano i parlamentari – il governo dovrebbe presentare un piano per ridurre il livello di cooperazione dell'Iran con l'agenzia". E in effetti, in base alla legge iraniana, il Parlamento può costringere il governo a farlo, come già avvenuto nel 2006.