Home Cronaca Nuovo attacco alla comunità gay romana, nuovo incendio al ‘Qube’

Nuovo attacco alla comunità gay romana, nuovo incendio al ‘Qube’

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ROMA – Ancora un grave episodio di omofobia a Roma. Questa mattina, prima delle 7, ignoti hanno dato fuoco all'ingresso della discoteca Qube, che il venerdì ospita la serata gay Muccassassina, provocando un inizio di incendio, e fortunatamente nessu ferito. Per il locale, che si trova nella zona di Portonaccio, è il secondo attacco nel giro di un mese, l'ultimo di un escalation di violenze ed aggressioni che hanno colpito tutta la comunità omosessuale della capitale nel corso dell'estate.

Inizialmente si pensava si trattasse del lancio di una molotov, ma i carabinieri hanno trovato davanti all'ingresso della discoteca una bottiglia di plastica contenente del liquido infiammabile. In base ai rilievi sarebbero state due le persone che, con il volto coperto dai caschi, hanno dato fuoco al liquido versato davanti al locale. Un testimone ha inoltre riferito di aver visto due giovani che fuggivano a bordo di una moto.

Gli incendiari avrebbero tentato anche di frantumare l'ingresso di vetro del locale in quanto per terra è stato trovato un grosso sasso e alcuni graffi alla porta stessa. E' quindi molto probabile che i due abbiano inizialmente tentato di sfondare il vetro per versare il liquido infiammabile all'interno del locale.

"Probabilmente c'è la stessa mano degli attentati precedenti" ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, esprimendo la sua "totale condanna per il nuovo attentato contro un locale frequentato da persone omosessuali". "Mentre attendiamo l'esito delle indagini – ha aggiunto – è assolutamente necessario un forte coinvolgimento di tutte le istituzioni contro qualsiasi forma di discriminazione razzista e omofoba. Per questo dobbiamo impegnarci affinché la fiaccolata in programma a Roma per il 24 settembre trovi una larghissima partecipazione di tutte le forze politiche e sociali della nostra città".

Per il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, "se gli inquirenti confermeranno la matrice omofoba, si tratterebbe dell'ennesimo tentativo di intimidazione verso le persone lesbiche, gay e trans. Colpire i luoghi di ritrovo a cui la nostra comunità fa riferimento vuol dire lanciare un messaggio di intolleranza e violenza ben preciso''. ''Questa strategia della tensione dichiara in una nota non ci fa paura: rispondiamo con la forza della nostra presenza in città, con la grande fiaccolata cittadina del 24 settembre (ore 19 da piazza Ss Apostoli) organizzata da Comune, Provincia e Regione e con la manifestazione unitaria 'Uguali' che si terra' nella Capitale il 10 ottobre a cui e' necessario che anche le Istituzioni prendano parte".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign