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Nuovo master sulla Cittadinanza attiva

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AREZZO – Il sociologo Andrea Messeri: «negli ultimi anni le istituzioni pubbliche hanno sperimentato varie modalità per promuovere la partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica. Ma per sviluppare questi processi è necessario formare degli specialisti
e fornire competenze anche a insegnanti, politici e soggetti impegnati nel volontariato»
Negli ultimi anni le istituzioni pubbliche locali e nazionali si sono dotate di strumenti e normative (in Toscana la legge regionale 69 del 2008) per promuovere un coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni su problemi collettivi e per sviluppare processi che vengono definiti di cittadinanza attiva. Dalle giurie dei cittadini ai bilanci partecipativi, dai consigli dei ragazzi ai forum dei giovani, dall’Agenda 21 ai sondaggi deliberativi, sono stati vari gli strumenti di democrazia attraverso i quali i cittadini sono stati chiamati a deliberare su questioni e problemi diversi.
«Per promuovere e gestire questi processi di partecipazione democratica», spiega il sociologo dell’Università di Siena Andrea Messeri, «c’è però bisogno di professionalità specifiche, oltre che di far acquisire competenze a insegnanti, formatori, politici, sindacalisti, dipendenti pubblici, imprenditori e soggetti impegnati nel volontariato. Per questo la facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo ha deciso di organizzare un nuovo master sulla Comune cultura politica e la cittadinanza. Individuando infatti gli elementi culturali comuni ai diversi gruppi sociali presenti nella nostra società», prosegue Messeri, «si può non solo favorire l’integrazione ma anche sviluppare una comune cultura politica, elemento costitutivo della cittadinanza attiva».
Il corso post laurea di primo livello, che si terrà presso la sede della facoltà aretina, si rivolge a coloro che già si occupano o intendono occuparsi dei temi della cultura, della comunicazione pubblica e organizzativa e della cittadinanza verso molteplici portatori di interesse – dal più generico cittadino a stakeholder specifici quali giovani, donne, immigrati. Il corso permetterà di sviluppare capacità di interpretazione dei principali fenomeni sociali, politici ed economici – dalla globalizzazione alla crisi dello stato-nazione, dalle trasformazioni della democrazia al deficit di accountability degli enti pubblici, al multiculturalismo – e di acquisire le competenze per progettare interventi di educazione alla cittadinanza.
Il corso, per laureati del vecchio e del nuovo ordinamento, prevede il conseguimento di 60 crediti universitari e inizierà nel prossimo mese di ottobre. Saranno realizzate attività di laboratorio e stage presso istituzioni pubbliche e private.
La domanda di ammissione dovrà essere presentata entro il 25 settembre 2009. La tassa di iscrizione è di 3500 euro. Le lezioni si svolgeranno ad Arezzo presso la sede della facoltà e presso l’Ong Ucodep, patrocinatore dell’iniziativa corso, insieme alla Provincia di Arezzo, al centro interuniversitario Giovani, educazione orientamento e al centro studi Cultura politica e cittadinanza.