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Oltre 1mln di euro di contributi per la non autosufficenza

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Oltre 1mln di euro di contributi per la non autosufficenza

AREZZO – Nel luglio 2008, grazie anche alle disponibilità del Fondo regionale per la non autosufficienza, la Zona Sociosanitaria Aretina ha attivato un progetto sperimentale finalizzato all’erogazione di contributi economici alle famiglie che assumano assistenti familiari per la cura continuativa di persone non autosufficienti. L’importo di ciascun contributo viene stabilito dalla Commissione tecnico-professionale (UVM), composta da rappresentanti di Comuni e Asl 8.
L’importo dei contributi erogati dalla Zona Aretina è tra i più alti in Toscana e può arrivare a coprire anche il 50% della spesa complessiva a carico della famiglia. In poco più di un anno, sono stati erogati contributi economici per circa 1 milione e 60mila euro, rispondendo in maniera significativa ai bisogni di 415 famiglie.
Uno degli elementi di maggiore qualità del progetto è che queste risorse non vengono erogate “a pioggia”: la concessione dei contributi si basa infatti non solo su una valutazione professionale e omogenea a livello di Zona sull’effettivo bisogno assistenziale della persona non autosufficiente (e non quindi sulle caratteristiche dei contratti già stipulati), ma anche su una richiesta di completa regolarità contrattuale rispetto al Contratto nazionale di lavoro, nonché sull’impegno sottoscritto da parte degli assistenti familiari non ancora qualificati a frequentare corsi di formazione eventualmente proposti all’interno del progetto.
La Zona ha attivato un percorso di collaborazione con i Sindacati Pensionati confederali, che hanno supportato gli enti locali e gli utenti per facilitare l’accesso al servizio.
“Superata la fase di sperimentazione – annuncia Francesca Tavanti, Presidente della Zona e assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo – la Zona sta ora ampliando la propria rete di collaborazione con il coinvolgimento dei CAAF e dei Patronati, rete che entro il mese di ottobre vedrà la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa da parte di tutti i soggetti competenti che vorranno aderire. Questo percorso, del tutto innovativo, potrà in seguito coniugarsi con quanto previsto dalla recente normativa in materia di regolarizzazione di colf e badanti. Quest’ultima – conclude Francesca Tavanti – non riguardando soltanto il campo della non autosufficienza, ma piuttosto interessando enti e uffici competenti in materia di immigrazione, richiede l’attivazione di rapporti di collaborazione più ampli che il Comune di Arezzo è in procinto di allacciare per dare seguito al protocollo ANCI-Ministero degli Interni siglato il 31 agosto a Milano”.