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Opel-Fiat, si allontana l’intesa

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ROMA – ''Magna e Gm ora sono più vicine''. Il ministro tedesco dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, lo afferma entrando al vertice di Berlino con il Cancellere Angela Merkel e i governatori degli stati dove sorgono gli stabilimenti di Opel. ''Magna ha migliorato di molto la sua offerta iniziale'', ha spiegato il ministro, ''anche se è incerto che si arrivi ad un accordo definitivo oggi. Potrebbe servire più tempo''.

Stando a fonti vicine al governo alla riunione parteciperanno i rappresentanti del governo federale ed i premier dei laender con impianti Opel. Su altri eventuali partecipanti (Magna, GM, governo Usa) non si sa al momento. I rappresentanti del governo federale e i premier dei Laender interessati volevano prima discutere separatamente, è emerso da fonti vicine al governo.

In realtà General Motors e Magna avrebbero già raggiunto un accordo di massima per la cessione di Opel. E' quanto riferiscono fonti vicino al Governo tedesco sottolineando che le due società sarebbero pronte a siglare un memorandum d'intesa che costituirebbe la base per il prestito ponte di 1,5 miliardi di euro come pure per soluzione di garanzia che proteggerebbe Opel dai creditori in caso in cui Gm ricorresse alla 'Chapter' 11 presso il tribunale fallimentare americano.

Forte l?irritazione dell?amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne (nella foto), che ha definito la trattativa ?una soap opera brasiliana in un anno elettorale". "Di più non ci può essere richiesto", aveva annunciato in mattinata la casa torinese, aggiungendo che anche se la Fiat "mantiene un forte interesse per l'operazione con Opel", non avrebbe partecipato all'ennesimo incontro con il governo di Berlino nel pomeriggio.

Marchionne ha anche aggiunto che se la Fiat non uscirà vittoriosa dall?affare, "la vita va avanti lo stesso" e il Lingotto continuerà a cercare un accordo per Saab. Mentre è da escludere un interesse a una cooperazione con Magna su Opel o all'acquisto del marchio Saturn di Gm. Infine l'ad ha espresso l'auspicio che la Ue, seppure in ritardo, si occupi della vicenda Opel.

Da parte sua il presidente del gruppo Luca Cordero di Montezemolo commenta: "Fiat ha fatto tutto quello che doveva fare. Chi dovrà decidere deciderà''. Poi rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se pensava invece di chiudere oggi la vicenda Chrysler, ha risposto "credo di sì". Ancora su Opel, Montezemolo ha proseguito: "Se ci saranno le condizioni bene, oltre noi non possiamo andare". A chi gli chiedeva se comunque la casa torinese è ancora in corsa, ha risposto: "Non è stata presa ancora nessuna decisione".

Più ottimista il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che, al termine del vertice straordinario Ue sul futuro di Gm Europa, ha assicurato di "aver colto negli interventi dei suoi partner maggiore preferenza verso un progetto industriale più solido, che è quello della Fiat".

In Europa, ha spiegato ancora Scajola c'è "grande considerazione per il progetto industriale della Fiat, che dà più affidamento" soprattutto dal punto di vista dell'occupazione. Un problema che è in cima alle preoccupazioni di molti Paesi europei coinvolti nella vicenda, in particolare, Spagna, Gran Bretagna, Svezia, Polonia e Belgio. E che "interessa" in "misura minore" anche l'Italia, dove i lavoratori che dipendono dalle attivita' europee di GM sono 1.800.

"L'ipotesi su cui si starebbe ragionando – ha spiegato infine Scajola – è quella della costituzione di una società, con un prestito ponte da 1,5 miliardi, che per sei mesi gestisce Opel e garantisce la permanenza dei siti nell'attesa che venga perfezionato l'accordo con l'acquirente, che potrà essere Fiat o Magna. Anche se per ora – ha aggiunto il ministro – General Motors sembra privilegiare Magna, pur in presenza di alcune parti un pò oscure in mancanza di una valutazione complessiva su Opel".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign