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Osservazione della Luna al primo quarto

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Osservazione della Luna al primo quarto

Nel dicembre del 1609 Galileo Galilei dalla sua residenza in Padova osserva con il cannocchiale appena costruito la Luna al Primo Quarto e, primo uomo nella storia della umanità, ne evidenzia le asperità … la Luna non è una sfera liscia e perfetta, come pensavano gli antichi sostenitori della filosofia aristotelica ma “ … diseguale, scabra, ricca di cavità e di sporgenze, non altrimenti che la faccia della stessa Terra” come lo stesso Galileo scrive nel suo famoso opuscolo, il Sidereus Nuncius, pubblicato nel 1610.

Galileo osserverà la Luna nelle sue diverse fasi e ne ritrarrà l’aspetto in numerosi disegni.

La descrizione della superficie del satellite che ne fa lo scienziato pisano è particolarmente curata e ne traspare tutta l’emozione. Non a caso, ancora oggi, coloro che si avvicinano alla osservazione della Luna utilizzano le note osservative di Galileo Galilei per cimentarsi nelle loro prime osservazioni.

Nell’Anno Internazionale dell’Astronomia, dedicato appunto ai 400 anni dall’avvento del cannocchiale quale strumento di osservazione astronomica, il Planetario del Parco Nazionale Foreste Casentinesi non poteva non dedicare una serata alla osservazione del satellite naturale della Terra nella fase di Primo Quarto.

A tal fine il Planetario ha aderito alla serata nazionale promossa dall’Unione Astrofili Italiani e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Venerdì 1° maggio a partire dalle ore 21,15 i partecipanti alla serata potranno osservare dal piazzale antistante il Planetario la Luna al telescopio, verranno inoltre fornite informazioni e cartine sul cielo primaverile per proseguire poi la serata all’interno della cupola del Planetario, con una piccola lezione sulle osservazioni galileiane mentre saranno descritte le strutture lunari viste al telescopio.