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Osteoporosi, ora la necrosi della mascella fa meno paura

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Osteoporosi, ora la necrosi della mascella fa meno paura
Anziani

FIRENZE – La Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) hanno elaborato e sottoscritto oggi un importante documento di consenso in tema di gestione del rischio di Osteonecrosi della mandibola/mascella (ONJ) associato all’uso dei Bisfosfonati nell’osteoporosi.
Il documento rappresenta una sintesi delle più aggiornate evidenze scientifiche circa la patogenesi, l’epidemiologia e i fattori di rischio in questo campo. Non si tratta di linee guida, impossibili da definire data la rapida evoluzione delle informazioni scientifiche e la relativa incertezza su alcuni aspetti della patologia. Il documento segue tuttavia le raccomandazioni internazionali espresse di recente da altre Società Scientifiche e panel di esperti a livello mondiale.
Il documento ha inoltre una forte valenza, proprio perché costruito e condiviso tra chi gestisce il trattamento con Bisfosfonati nell’osteoporosi e i tutori della salute della bocca. In Italia lo hanno sottoscritto, tra gli altri, anche da altre importanti Società Scientifiche e Organizzazioni Nazionali: CROI (Reumatologi Ospedalieri), FADOI (Federazione dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), SIMFER (Medicina Fisica e Riabilitativa) SIR (Società Italiana Reumatolgia) e SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica).
Come noto, l’ONJ è un quadro di osteomielite che colpisce esclusivamente le ossa mascellari e che si verifica quasi sempre in seguito a interventi odontoiatrici invasivi in pazienti curati con Bisfosfonati. Le iniziali difficoltà diagnostiche e le incertezze terapeutiche hanno creato un forte allarme. Oggi, bastano semplici misure preventive per ridurre ampiamente il rischio, se non per azzerarlo.
In realtà, l’ONJ rappresenta una rara e invalidante complicanza dell’utilizzo dei Bisfosfonati soprattutto in oncologia, settore in cui si utilizzano dosaggi particolarmente elevati per il trattamento della malattia metastatica scheletrica. Nell’osteoporosi il rischio di ONJ è invece estremamente raro, sia per il tipo di Bisfosfonati che per la posologia e la via di somministrazione. Dal 2003 a oggi si segnalano infatti, in tutto il mondo, non più di 50 casi all’anno, con una media annua di 1 caso ogni 100.000 soggetti trattati.
In Italia la reale incidenza dell’ONJ non è completamente nota e a questo scopo la SIOMMMS ha lanciato il progetto SEISBO (Studio Italiano sulla Sicurezza dei Bisfosfonati nell’Osteoporosi) a cui aderiscono numerosi centri specialistici in tutto il paese.
Farmaci rivoluzionari, i Bisfosfonati hanno peraltro radicalmente cambiato la storia clinica della maggior parte delle malattie metaboliche dello scheletro, sia benigne che neoplastiche. In oncologia adeguate misure preventive hanno ridotto radicalmente il rischio di questa complicanza. Nell’osteoporosi, oltre ad essere il rischio di per sé molto basso, sono sufficienti poche e semplici attenzioni (mantenere un’adeguata igiene orale e curarsi con antibiotici in caso di interventi chirurgici al cavo orale) per ridurre sensibilmente i fattori di rischio.