Home Cronaca Papa: Noi non siamo mai soli grazie alla comunione dei santi’

Papa: Noi non siamo mai soli grazie alla comunione dei santi’

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CITTA' DEL VATICANO – ''Cari amici, quanto e' bella e consolante la comunione dei santi. E' una realta' che infonde una dimensione diversa a tutta la nostra vita. Non siamo mai soli. Facciamo parte di una 'compagnia' spirituale in cui regna una profonda solidarieta': il bene di ciascuno va a vantaggio di tutti e, viceversa, la felicita' comune si irradia sui singoli. E' un mistero che, in qualche misura, possiamo gia' sperimentare in questo mondo, nella famiglia, nell'amicizia, specialmente nella comunita' spirituale della Chiesa. Ci aiuti Maria Santissima a camminare spediti sulla via della santita', e si mostri Madre di misericordia per le anime dei defunti''. Lo ha detto il Papa prima dell'Angelus davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

''L'odierna domenica coincide con la solennita' di Tutti i Santi, che invita la Chiesa pellegrina sulla terra a pregustare la festa senza fine della Comunita' celeste, e a ravvivare la speranza nella vita eterna. Ricorrono quest'anno 14 secoli da quando il Pantheon, uno dei piu' antichi e celebri monumenti romani, fu destinato al culto cristiano e intitolato alla Vergine Maria e a tutti i Martiri: 'Sancta Maria ad Martyres' – ha continuato – Il tempio di tutte le divinita' pagane veniva cosi' convertito alla memoria di coloro che, come dice il Libro dell'Apocalisse, 'vengono dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello'. Successivamente, la celebrazione di tutti i martiri e' stata estesa a tutti i santi, 'una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribu', popolo e lingua', come si esprime ancora san Giovanni''.

''In questo Anno Sacerdotale – ha aggiunto – mi piace ricordare con speciale venerazione i santi sacerdoti, sia quelli che la Chiesa ha canonizzato, proponendoli come esempio di virtu' spirituali e pastorali; sia quelli, ben piu' numerosi, che sono noti al Signore. Ognuno di noi conserva la grata memoria di qualcuno di essi, che ci ha aiutato a crescere nella fede e ci ha fatto sentire la bonta' e la vicinanza di Dio''.

''Domani ci attende l'annuale Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Vorrei invitare a vivere questa ricorrenza secondo l'autentico spirito cristiano, cioe' nella luce che proviene dal Mistero pasquale. Cristo e' morto e risorto e ci ha aperto il passaggio alla casa del Padre, il Regno della vita e della pace. Chi segue Gesu' in questa vita e' accolto dove Lui ci ha preceduto'', ha detto Benedetto XVI prima dell'Angelus davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

''Mentre dunque facciamo visita ai cimiteri, ricordiamoci che li', nelle tombe, riposano solo le spoglie mortali dei nostri cari in attesa della risurrezione finale – ha aggiunto il Papa – Le loro anime, come dice la Scrittura, gia' 'sono nelle mani di Dio'. Pertanto, il modo piu' proprio ed efficace di onorarli e' pregare per loro, offrendo atti di fede, di speranza e di carita'. In unione al Sacrificio eucaristico, possiamo intercedere per la loro salvezza eterna, e sperimentare la piu' profonda comunione, in attesa di ritrovarci insieme, a godere per sempre dell'Amore che ci ha creati e redenti''.