Roma – Nonostante il progressivo calo delle quotazioni, rispetto al record storico di 147 dollari al barile, nel luglio di un anno fa, i prezzi del petrolio restano ''eccessivamente volatili'' e continua a preoccupare ''il ruolo abnorme di una certa speculazione''. Per contrastare la forte volatilita' e la speculazione, il presidente dell'Authority per l'Energia, Alessandro Ortis, rilancia la proposta di una Borsa europea del greggio, accordi di governance e regole internazionali per garantire trasparenza, efficienza e affidabilita' dei mercati.
Per Ortis, infatti, ''resta l'esigenza di guardare con molta attenzione e la giusta preoccupazione a quotazioni del barile, e dei suoi derivati, che sembrano confermare il ruolo abnorme di una certa speculazione''.
Una speculazione, spiega nel suo intervento di presentazione della relazione annuale dell'Authority, ''che, passando da barili veri a barili di carta ed allargandosi ancora ad altre commodities o settori, rende evidente la necessita' di accordi di governance e regole internazionali che mortifichino la stessa speculazione, migliorando decisamente la trasparenza, l'efficienza e l'affidabilita' dei mercati; muovendo verso mercati dell'energia veri, sempre meglio regolati e vigilati; ove emergano i vantaggi propri di ogni miglior liberalizzazione e competizione; mercati, ove gli esiti riflettano efficientemente i fondamentali di ricerca, produzione, sviluppo infrastrutturale, commercializzazione e rispetto dei consumatori; ove i consumatori abbiano quel pieno potere di libera scelta che induce realmente le aziende a conquistarsi, in competizione, la loro fiducia, piuttosto che cercar di conservare posizioni privilegiate''.
E proprio per questo Ortis propone la realizzazione di un borsa europea del greggio. ''La proposta che approfondiremo, coinvolgendo esperti di settore -sottolinea il presidente dell'Authority-, riguarda la realizzazione di una vera borsa del petrolio europea, regolamentata, aperta ad operatori selezionati, per negoziare prodotti standardizzati di lungo o lunghissimo termine, con consegna fisica in Europa e garantiti da affidabile controparte centrale europea''.
Una proposta, rileva, ''per dare qualche certezza di prezzi contenuti e di ritorni sugli investimenti a lungo termine; per contribuire cosi' a promuovere una piu' adeguata 'spare capacity' ed un contenimento della volatilita' delle quotazioni''.
Articlolo scritto da: Adnkronos